MotoGP Austria, Mir: “Qualifica difficile, ma la gara è un'altra faccenda”

MotoGP Austria, Mir: “Qualifica difficile, ma la gara è un'altra faccenda”© Milagro

"In Q2 ho patito la temperatura, ma nonostante nella FP4 ho avuto il passo dei migliori. Forse abbiamo meno margine di altri quando si corrono due gare sulla stessa pista: non dobbiamo dormire"

14.08.2021 ( Aggiornata il 14.08.2021 17:34 )

Si è conclusa con la 7ª piazza la qualifica di Joan Mir, che fatica ad essere soddisfatto. Nonostante in tante occasioni le cose siano andate peggio infatti lo spagnolo rimugina su quanto accaduto, senza comunque perdere la consapevolezze del proprio potenziale.

“E’ stata un’altra qualifica difficile. Ho sofferto più del previsto - conferma Mir - probabilmente a causa delle alte temperature, facendo soprattutto fatica a fermare la moto. E’ un peccato perché sarei potuto partire più avanti, ma questo non cambia il fatto che devo dare il massimo”.

Il secondo sabato austriaco ha evidenziato come Suzuki riesca a migliorare meno di altre moto nelle seconde gare sullo stesso tracciato, un dato che certamente non fa sorridere Mir.

“Probabilmente gli altri hanno un margine di miglioramento maggiore quando si corre due volte sullo stesso tracciato, ma d’altronde sappiamo che ci serve di più per essere più competitivi. Tutto quello che Suzuki ci ha portato ci ha aiutato, ma non possiamo dormire, dobbiamo continuare a lavorare per fare di più. L’abbassatore per esempio è ancora un prototipo, quindi ha ancora dei difetti, ma certamente ci ha già aiutato”.

Mir: "Sono al livello dei migliori"


In ogni caso la gara è domani, ed il Campione del Mondo in carica, come detto, rimane consapevole di poter puntare ancora ad un risultato di rilievo.

“La qualifica e la gara sono due cose diverse. In FP4 era leggermente più caldo della Q2, e molto di più della Q1, ma sono comunque stato al livello dei migliori per quanto riguarda il passo gara, specie con la dura davanti e la stessa posteriore degli altri, ossia la nuova mescola media”.

L’ultimo pensiero di Joan è rivolto al compagno Alex Rins, certamente più in difficoltà, sul quale però Mir non si sbottona.

“Rins ha molta più esperienza di me con questa moto, quindi quando sono arrivato lui era giustamente ad un livello più alto. Con il tempo io sono cresciuto ma senza dubbio ho un compagno molto veloce, del quale non voglio giudicare i risultati. Entrambi cerchiamo di dare il massimo”.

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