GP Austria, Mir: “Mi serviranno almeno due vittorie per vincere il Mondiale”

GP Austria, Mir: “Mi serviranno almeno due vittorie per vincere il Mondiale”

Dopo il suo primo flag to flag, il Campione del Mondo 2020 si prepara per le prossime tre gare europee, che per lui saranno il vero spartiacque della stagione: "Comincerà un nuovo campionato"

15.08.2021 ( Aggiornata il 15.08.2021 20:39 )

"È stata una gara pazza. Devo dire che il finale è stato molto divertente perché nessuno sapeva il suo risultato, dopo la bandiera a scacchi" ha detto divertito Joan Mir, commentando il GP d'Austria. Una gara decisamente poco adatta ai deboli di cuore, visto che l'arrivo della pioggia ha scombussolato tutti i piani. Un bene per il maiorchino che all'inizio del Gran Premio non aveva un gran feeling con la sua Suzuki.

"Sull'asciutto non avevo la stessa trazione che ho avuto nelle gare precedenti o durante il GP - ha spiegato Mir -. È qualcosa che non riesco a capire, ma dobbiamo analizzare cosa può essere stato e provare a vedere se possiamo risolvere il problema per la prossima gara, perché quello che avevo all'inizio della gara non era proprio il mio passo".

Mir: "Penso che Binder abbia fatto la cosa giusta"


Rientrare ai box per il cambio moto è stata una scelta sostanzialmente obbligata per il Campione del Mondo in carica, che rivela di aver comunque dubitato che si trattasse della scelta giusta da compiere.

"Sinceramente, nella mia testa stavo pensando di restare in pista perché mancavano solamente tre giri, e penso che avremmo potuto lottare per la vittoria in quel caso, perché ho visto che Binder è rimasto fuori. D'altra parte, ero nel gruppo e ho visto che Fabio, Bagnaia e tutti i miei avversari diretti stavano rientrando, quindi ho deciso di fare lo stesso. La mia scelta è stata facile da compiere, li ho dovuti solo seguire - ha raccontato Joan -. In certi momenti mi sono chiesto 'cosa stiamo facendo?!', perché mancavano solo tre giri, ma alla fine è andata bene. Penso che, probabilmente, in quel momento avessimo le stesse possibilità di vincere, sia rientrando ai box che restando fuori. Sicuramente, se fossi stato in un'altra posizione, avrei deciso di restare fuori. Penso che Binder abbia fatto la cosa giusta, ma noi dobbiamo pensare anche in termini di altri aspetti, come i punti ad esempio".

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I problemi del flag to flag


Dopo il primo fallimentare flag to flag vissuto in Francia, dove il pilota Suzuki si era trovato completamente spaesato, le cose sono andate un po' meglio in quel dell'Austria, ma Mir sembra continuare a non essere esattamente a suo agio con questo tipo di gare.

"Quanto è complicato passare da una moto all'altra? Probabilmente non lo posso spiegare (ride ndr.). È stato il primo flag to flag che sono riuscito a fare, perché l'ultima volta non sono stato in grado di restare in moto al primo giro. Quindi, in un primo momento, non sapevo esattamente quali gomme stessi usando: non sapevo se fossero le soft o le medie da bagnato e non sapevo se fossero già rodate oppure nuove - c'è una bella differenza -. Ho giusto provato a scaldare le gomme il più in fretta possibile e, onestamente, ho avuto qualche problema con l'anteriore, specialmente dove c'era più asciutto. Facevo molta fatica a entrare in curva e poi ho realizzato che stavo usando le soft e ho mi sono detto 'ok, ecco il perché' (ride ndr.). È difficile perchè la moto sembra quasi una stradale con le gomme soft da bagnato e nel primo giro c'era quasi asciutto. All'inizio è veramente strano, ma poi ti devi adattare a qualunque condizione".

Non erano certo le gomme soft la prima scelta di Joan, che nel Warm Up aveva preparato le medie da bagnato. "Pensavamo di usare le gomme medie e le avevamo già rodate, ma l'ultima decisione l'ha presa il box e, quando hanno visto che pioveva molto, hanno deciso di usare le soft - ha spiegato -. Per due giri non è stato un grosso dramma, ma penso che con le medie avremmo avuto più possibilità di andare a prendere Bagnaia o Jorge (Martin), che erano lì con me".

Per Mir, il campionato è ancora aperto: "Fabio ha un vantaggio consistente, ma la pressione aumenterà"


Nonostante il problema di mescole, Joan lascia il Red Bull Ring forte del terzo posto in campionato, a pari punti con Francesco Bagnaia. "Non cambia nulla. Andrò avanti gara per gara e ogni volta ne resteranno sempre di meno. Le prossime tre gare saranno davvero cruciali e l'importante sarà mantenere questo ottimo feeling e, anche se questa non era la pista migliore per la nostra moto, sono riuscito a recuperare qualche punto in queste due gare. Ho fatto i compiti abbastanza bene, ma è vero che ci si aspetta sempre di più".

Cosa manca dunque allo spagnolo per la riconferma? "Penso che dovremo vincere due o tre gare per vincere il campionato - ha affermato convinto -. Ora arrivano le gare più favorevoli per noi e credoche potremmo avere qualche opportunità, ma l'importante, di nuovo, è stare bene in sella come in queste gare, continuare a migliorare, anche la moto, e provare a vincere. Questa sarà la chiave e penso che bisognerà vincere minimo due gare per vincere di nuovo il Mondiale. Sarei sorpreso se non ne avessi bisogno.

"Credo che nelle prossime tre gare comincerà un nuovo campionato - ha aggiunto -. Anche se Fabio ha un vantaggio consistente, credo che la pressione aumenterà a ogni gara ed è sempre difficile per un pilota gestire quel tipo di pressione. Probabilmente, per giunta, tutta la pressione della Yamaha ora sarà tutta su di lui. L'anno scorso non era così. Lui sta facendo molto bene, ma certamente adesso la pressione è molto più elevata, quindi staremo a vedere".

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