Bagnaia: “La costanza non basta contro Quartararo, devo vincere”

Bagnaia: “La costanza non basta contro Quartararo, devo vincere”© Milagro

"L'anno scorso Mir ha vinto solo una gara, ma quest'anno serve di più. In due settori della pista Ducati e Honda favorite, negli altri due Suzuki e Yamaha. In tanti possono essere veloci"

26.08.2021 19:34

La missione è sempre la stessa per Pecco Bagnaia, ossia recuperare punti su Fabio Quartararo. Il piemontese di casa Ducati ha lasciato l’Austria meno soddisfatto e con meno punti del previsto, ed è dunque chiamato alla riscossa in quel di Silverstone, un tracciato tutt’altro che facile.

“Sono molto fiducioso in vista del weekend – racconta Pecco - in primis perché Silverstone mi piace molto. Forse non saremo veloci come le Yamaha, ma dovrò fare il massimo per recuperare punti su Fabio, che sono sicuro si divertirà di più se la battaglia aumenterà (ride ndr)”.

Pecco sa bene che il tracciato inglese potrebbe sorridere a moto dalla concezione diversa rispetto alla Ducati, ma conosce altrettanto bene i punti in cui la Desmosedici potrebbe fare la differenza.

"Forse una moto più facile da guidare può essere migliore su questa pista, ma anche la velocità massima è importante. Il primo ed il terzo settore aiuta Yamaha e Suzuki, ma il secondo ed il quarto Ducati e Honda. Potrebbe essere una gara simile al Mugello, dove tanti piloti sono stati rapidi”.

Bagnaia: “Quest’anno non basta la costanza per vincere il titolo”


Tornando a dare uno sguardo al calendario Pecco non nasconde la necessità di vincere, che potrebbe essere l’unica arma per fermare l’ascesa di Quartararo.

“L’anno scorso Mir ha vinto il titolo grazie alla costanza, vincendo solamente una corsa, ma quest’anno non bata. Serve senza dubbio vincere tante gare, e stare davanti a Fabio senza vincere potrebbe non essere abbastanza”.

In ultima istanza il portacolori Ducati regala i suoi consigli al debuttante Jake Dixon, che domani salirà per la prima volta sulla M1 del team Petronas.

“Sono sicuro che Jake si divertirà. Non ho mai guidato la Moto2 motorizzata Triumph ma certamente il passaggio dalla Moto2 alla MotoGP è difficile: posso solo dirgli di restare calmo e godersi questa bella esperienza”.

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