MotoGP, Crutchlow: “Dovizioso troverà una moto molto diversa dalla Ducati”

Cal Crutchlow ha disputato il suo Gran Premio di “casa” a Silverstone, alla guida della Yamaha M1 lasciata libera da Maverick Vinales, nella squadra ufficiale. Se lui ha avuto una gara in salita, conclusa in diciassettesima posizione, si può dire tutt’altro di Aleix Espargarò, che ha centrato il primo podio in MotoGP per Aprilia, e di Fabio Quartararo che ha dominato la gara conquistando una vittoria schiacciante.

Tanto di cappello ad Espargarò

Sette anni fa ad Aragon, Aleix Espargaro aveva ottenuto il suo miglior risultato in MotoGP battendo proprio l’inglese al secondo posto per soli 0.017 secondi in una gara flag-to-flag. In un'intervista riportata da Crash.net, Crutchlow, che poi ha ottenuto altri 12 podi, ha dichiarato: “Aleix si è meritato tantissimo il podio inglese. È stato ottimo per lui e per la squadra. Ha dimostrato negli anni di essere sempre lì vicino. Ottenere finalmente un podio è fantastico”. Il percorso è stato lungo e a tratti anche in salita e Cal ha ammesso: “Il loro problema è che non c’era prima un pilota che ha vinto gare e titoli sulla loro moto e Aleix ha dato il massimo in ogni caso ed è fantastico che abbia ottenuto la ricompensa”.

El Diablo è un tutt'uno con la M1

Quartararo è stato ancora una volta impeccabile con la sua M1: “Fabio sta cavalcando la cresta dell'onda. Sta guidando quella moto alla grande, ha molta fiducia in ingresso di curva, che è dove invece io perdo. È normale. Non sono abituato a questa moto, l’ho guidata per poco tempo”. Per lui ha solo parole positive: “Quello che fa con la moto è fantastico. Sono contento per lui e per la squadra. Lavora sodo e se lo merita”.

Le differenze tra Yamaha e Ducati secondo l'inglese

Da Misano probabilmente arriverà anche Andrea Dovizioso nella famiglia Yamaha, e sarà schierato nel team Petronas al fianco di Valentino Rossi. Crutchlow, che è stato per ben due volte suo compagno di squadra (nel 2012 con Yamaha nel team Tech 3 e due anni dopo in Ducati) ha spiegato: “Troverà qualcosa di molto diverso rispetto a quello a cui è abituato, che è molta potenza sul rettilineo. Dovi è un grande pilota e un bravo ragazzo e penso e spero che faccia molto bene".

L'inglese ha fatto un paragone: "Ha guidato la Ducati per così tanto tempo e il vantaggio che aveva su quella moto non è quello che troverà sulla Yamaha. Lavorerò con lui come faccio con tutti i piloti Yamaha e capiremo la situazione quando inizierà a guidare”.

MotoGP, Puig su Pol Espargarò: "Ha mostrato perché lo abbiamo scelto"