MotoGP, Dovizioso: “Dal 2022 me la giocherò, sono tornato per questo”

MotoGP, Dovizioso: “Dal 2022 me la giocherò, sono tornato per questo”

Andrea Dovizioso oggi ha fatto il suo ingresso ufficiale nel team Petronas: “Sono rientrato il prima possibile perchè mi serve per il prossimo anno, più gare faccio meglio è”

16.09.2021 20:06

Andrea Dovizioso è il pilota più atteso di questo weekend: il suo ritorno in pista con i colori del team Yamaha Petronas, avrà i riflettori puntanti. In conferenza stampa, questo pomeriggio, gli sono state fatte tante domande da parte dei giornalisti, curiosi di sapere cosa si aspetta da questo suo rientro e anche dal fatto che avrà un compagno di squadra come Valentino Rossi. Dovi è felicissimo di rientrare e ha detto di aver colto una grande occasione che gli si è presentata, ma che non si aspetta niente di aprticolare da queste ultime 5 gare.

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Dovizioso: “Ho colto questa grande opportunità”


“Alla fine della scorsa stagione mi ero annoiato e non avevo più la motivazione giusta per continuare - ha detto Andrea -. Poi si è presentata l'occasione con il team Petronas e l'ho colta al volo. Mi sento fortunato perchè avrò la possibilità di fare ben cinque gare. Alcuni piloti quando cambiano squadra hanno la possibilità di fare solo due test ad inizio stagione”.

Cosa si aspetta quindi Dovi in questo fine settimana a Misano? “Ci sono tanti piloti veloci con un gap irrisorio - ha aggiunto -. Per me la cosa importante sarà avere buon feeling, sentire bene la moto e migliorare gara dopo gara e test dopo test, questa è la cosa più importante. Prima dovrò adattarmi e poi potrò iniziare a spingere. La moto sarà molto diversa da quella che ho usato negli ultimi 8 anni quindi sarà più questa la difficoltà che il fatto che non sia una moto ufficiale per quest'anno. Sono rientrato il prima possibile perchè mi serve per il prossimo anno, più gare faccio meglio è. Ne andrà a discapito del risultato però l'obiettivo è il prossimo anno”.

Quindi il pilota Petronas ha parlato dei test fatti con Aprilia durante l'inverno, quando sembrava che il suo futuro potesse essere proprio con la Casa di Noale: “Per me è stata un'opportunità per continuare a guidare una MotoGP. Massimo Rivola mi spingeva a provare la moto e alla fine ha vinto. È stata una buona idea per entrambi. Ma non volevo correre. Non era la situazione che volevo ma non perchè Aprilia non fosse una buona moto, ha dimsotrato come lo sia in questa stagione arrivando anche a conquistare il podio. Con loro c'era una bella atmosfera ma io sapevo cosa volevo. Sembrava qualcosa di impossibile ma alla fine è successo. Sono felice, mi sento fortunato”.

“Vale persona di grande carisma”


Andrea, dividerà il box con Valentino fino alla fine della stagione 2021 prima che quest'ultimo si ritiri. Per lui, è motivo di grande orgoglio: “Essere compagno di squadra di Valentino è qualcosa di speciale - ha detto - non solo perchè ha vinto 9 titoli ma perchè è una persona speciale. Non solo un campione, ma una persona con grande carisma. Sono davvero felice di essere al suo fianco. L'unico rammarico che ho è che con lui ci siamo sempre incrociati nei vari cambiamenti e purtroppo non ci siamo mai giocati un campionato io e lui. Adesso in 5 gare non mi giocherò niente di importante ma come lui mi godrò queste gare”.

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“Pecco domenica mi ha ricordato me sulla Ducati”


E' stato chiesto poi a Dovizioso cosa ne pensa di come sta andando la stagione 2021. Di Quartararo, di Marquez, della vittoria di Francesco Bagnaia ad Aragon in sella alla Ducati e anche di Maverick Vinales: “Per quanto riguarda Quartararo non me l'aspettavo, l'anno scorso iniziò a cedere a metà stagione, il suo passo avanti quest'anno è stato incredibile. Ha fatto un grande lavoro. Su Marc e la Honda è difficile analizzare la situazione da fuori. A me sembra che la sua situazione fisica non sia delle migliori così come non le è quella di Honda. Penso che Marquez non sia nelle condizioni di creare della situazioni buone in gara ma nonostante tutto le crea lo stesso”.

Ed ecco Vinales: sarà più difficile per lui per te adattarsi ad una nuova moto? “Non lo so, forse il nostro passaggio può essere considerato abbastanza simile, anche se fare un test prima della gara significa tanto. In gara non hai tempo di mettere a posto le cose. Ci vuole tempo soprattutto in un campionato come questo, quando sono tutti vicino. Lui può andare meglio di me, poi vediamo nelle ultime gare. Maverick è uno dei più forti piloti della MotoGP a livello di potenziale fa paura. E' un pilota ultra veloce.”

E invece lo stile di Bagnaia ti ricorda come guidavi tu la Desmosedici?

“Pecco domenica ha fatto una gara spettcaolare, ha guidato da Dio. E' stato tranquillo alla fine ed è stata proprio questa la sua carta vincente. Marc non ne aveva per giocarsela stava facendo il solito Marc, faceva miracoli ma Pecco ha usato la testa e non ha dovuto inventarsi niente aveva una staccata pazzesca. Domenica mi sono rivisto in lui”.

“Sono qui per giocarmela”


Infine, sull'obiettivo per la prossima stagione: “Siamo qua per il titolo, non voglio dire che il prossimo anno mi giocherò il Mondiale al 100%, ma si è aperta questa porta particolare e l'ho colta. Non ho mai corso solo per esserci, non mi diverte, non mi sono divertito quando non me la sono giocata, sono qua con questa mentalità se sarà fattibile lo faremo”.

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