MotoGP: Quartararo potrebbe non rimanere in Yamaha oltre il 2022

MotoGP: Quartararo potrebbe non rimanere in Yamaha oltre il 2022© Milagro

Il manager del pilota francese, Eric Mahé, ha in mano due offerte per il suo assistito per il 2023. Il rinnovo con la squadra di Iwata non è così scontato

16.10.2021 12:07

Mentre Fabio Quartararo si prepara per tentare di vincere settimana prossima a Misano il suo primo mondiale in carriera (direttamente in MotoGP come Doohan, Hayden e Stoner), il suo manager è già al lavoro per guardare oltre la naturale scadenza del contratto del francese con Yamaha, il 2022. 

La permanenza con il team Monster Energy non è scontata, ed anzi Eric Mahè, manager del pilota nizzardo, ha già in mano un paio di offerte per il 2023. Al sito francese AutoHebdo, ha dichiarato: “Ad oggi è tutto aperto, Fabio andrà dove sarà meglio per lui. Per ora non c’è niente di chiaro verso il 2023. Fabio ovviamente è felice delle sue prestazioni, ma c’è bisogno entrare bene nel dettaglio perchè è molto più merito suo che dell’intero pacchetto. La tendenza è firmare un anno, un anno e mezzo prima, ma non c’è fretta, vedremo cosa succederà. Per ora siamo stati contattati da due squadre… e mezzo, due approcci veri, ed una cosa meno seria. Fabio ha tutto il futuro davanti, decideremo con calma e a tempo debito”.

E questo passaggio dell’intervista: “c’è bisogno di entrare bene nel dettaglio perché è molto più merito suo che dell’intero pacchetto” suona come una bordata/sveglia alla Yamaha affinchè dia al suo assistito una moto più competitiva per lottare ad armi pari contro i suoi avversari per il mondiale che l’anno prossimo saranno Marquez e Bagnaia.

Nell’intervista rilasciata ad AutoHebdo, Mahè ha parlato anche di Marquez e Bagnaia, indicando l’italiano come avversario più temibile per il titolo 2022. “Quando si tratta di talento grezzo, Bagnaia è il primo nome. L'anno scorso ha dimostrato di avere talento, ma anche qualche difficoltà a mettere tutto insieme. Quando dico talento intendo capacità naturale, non intendo aggressività o psicologia, solo la capacità di guidare una moto il più velocemente possibile. Bagnaia, per me, è chiaro che ha quel talento” ha dichiarato il manager, mentre su Marquez ha aggiunto: “È caduto venti volte quest'anno e ogni volta è risalito in sella. Non ha l'atteggiamento di un pilota psicologicamente malato, ma quello di un pilota che non è completamente guarito. Allo stesso tempo, gli altri hanno fatto progressi in sua assenza e, personalmente, non credo che sarà più come prima per lui, ma penso che possa tornare ad un livello che gli permetta di giocarsi il titolo l'anno prossimo a seconda, ovviamente, del pacchetto che avrà”.

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