MotoGP, Misano 2009: il weekend perfetto di Valentino Rossi

MotoGP, Misano 2009: il weekend perfetto di Valentino Rossi© Milagro

Tra i successi di Rossi a Misano, spicca quello del 2009, quando fu primo in tutte le sessioni del fine settimana, preludio al nono e ultimo titolo iridato

19.10.2021 ( Aggiornata il 19.10.2021 21:14 )

Da quando, nel 2007, il Misano World Circuit è rientrato nel Mondiale, il giallo su prati e tribune è stato il colore predominante. Più volte Valentino Rossi ha esaltato i suoi tifosi sulla pista che può considerare davvero di casa, lui che è nato a 14 km da qui. E per tre anni ha vinto su quello che oggi è il circuito intitolato a Marco Simoncelli. È successo nel 2008, poi 2009 e infine 2014: tre stagioni totalmente differenti tra loro con rivali diversi ma il sapore della vittoria, per il Dottore così come per i suoi tifosi, è sempre stato lo stesso. Vale è salito sul podio anche nel 2010 (terzo), nel 2012 in maniera inattesa con la Ducati (secondo, miglior risultato sull’asciutto con la Rossa) e nel 2016 è stato secondo, battuto dall’inattesa rimonta di Dani Pedrosa. E dire che l’inizio non fu dei più felici: nel 2007, la prima iridata di Rossi a Misano fu rovinata dalla rottura del motore della sua Yamaha. Un flop riscattato l’anno successivo, sempre in sella all’M1: la sua stagione iniziò con il passaggio dalle gomme Michelin alle Bridgestone e grazie a un lavoro di fino svolto sulla moto, Rossi non soltanto vinse a Misano, ma andò a conquistare anche il titolo iridato, l’ottavo della carriera. Quell’anno Vale arrivò al GP San Marino e Riviera di Rimini da primo in classifica grazie ai cinque primi posti conquistati a Shanghai, Le Mans, Mugello, Laguna Seca e Brno.

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2008-2009, due successi di fila


Nelle ultime due occasioni, Rossi aveva visto il rivale Casey Stoner sgretolarsi mentalmente: dopo il sorpasso subito al Cavatappi di Laguna Seca, l’australiano cadde proprio nel GP Usa (poi ripartì e chiuse secondo) e in Repubblica Ceca. Pedrosa invece era reduce dall’infortunio alla mano rimediato al Sachsenring, e conquistò appena un punto in tre gare.

Come a Brno, anche a Misano Stoner scivolò mentre era in testa, nel tentativo di andare via a Rossi, e dovette abbandonare il sogno di ripetere il titolo dell’anno precedente: nella gara di casa, Valentino conquistò la terza di cinque vittorie consecutive che lo proiettarono verso il Mondiale. “A un certo punto in gara – disse Valentino – ho pensato ad Agostini, l’avevo visto prima della gara, era sorridente, ho avuto il suo appoggio e ho vinto”. Rossi fece riferimento ad Agostini perché quel giorno eguagliò le 68 vittorie nella classe regina del 15 volte iridato, un altro obiettivo centrato oltre a quello del primo successo sul circuito di casa. Lo stesso tripudio si verificò un anno più tardi, quando Rossi visse il weekend perfetto: dominò le prove libere, primeggiando in ogni turno, firmò la pole position, fu primo nel warm up e ovviamente in gara ottenne la vittoria con un distacco di oltre due secondi su Jorge Lorenzo, in quel momento compagno di squadra e soprattutto rivale nella corsa al titolo, caricato dal successo a Indianapolis.

La risposta di Rossi, scivolato a Indy, fu veemente nella gara più sentita, e la festa sul podio fu “ispirata” proprio all’errore negli States: Valentino sfoggiò infatti due orecchie da asino. “Sono felicissimo – disse – questa vittoria è ancora più importante del solito. Adesso mancano quattro gare e con trenta punti di vantaggio me la posso giocare”. Rossi portò il vantaggio fino in fondo: dopo una stagione con sei primi posti andò a conquistare il titolo iridato, il nono in carriera, con la certezza che arrivò in Malesia, penultima tappa dell’anno.

Un'attesa lunga 5 anni


Rossi dovette attendere un lustro per tornare al successo a Misano, durante il quale si alternarono le vittorie di Pedrosa (2010) e Lorenzo (2011- 2012-2013). Ma nel 2014 The Doctor ottenne il secondo trionfo dopo il rientro in Yamaha. Quella fu anche la prima vittoria di una stagione dominata da Marquez, vincitore dei primi dieci GP stagionali, e fu sullo stile del 2008 contro Stoner. Un Marc ancora giovane, forse, subì la pressione di Rossi e venne indotto all’errore, scivolando al decimo giro mentre inseguiva Valentino.

Rossi ebbe strada libera e vinse davanti a Lorenzo e Pedrosa. Davanti a un pubblico in visibilio tornò ad affacciarsi dal terrazzo del podio, acclamato dai suoi tifosi che non lo vedevano vincere da 15 mesi. Quella fu la vittoria numero 107 nel Motomondiale e fu la preparazione verso la cavalcata dell’anno successivo, che lo portò a sfiorare il titolo. Ma soprattutto rafforzò il rapporto tra Rossi e Misano.

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