MotoGP: meccanico falsifica test molecolare, Avintia lo licenzia

MotoGP: meccanico falsifica test molecolare, Avintia lo licenzia

In una nota stampa della squadra si legge quanto accaduto proprio a ridosso del weekend di Misano: “Siamo obbligati a prendere provvedimenti disciplinari e chiudere tutti i rapporti con il membro della nostra squadra”

20.10.2021 ( Aggiornata il 20.10.2021 11:12 )

In attesa che il paddock MotoGP di Misano si popoli tra piloti e team, una nota stampa è arrivata da parte della squadra Avintia in cui si legge di un provvedimento disciplinare apllicato nei confronti di un suo meccanico per la falsificazione di un test PCR. Notizia che era trapelata nella giornata di ieri e destinata ad avere un suo seguito.

Il team: “Obbligati a prendere provvedimenti”


“Da parte di Avintia Esponsorama Racing - si legge nella nota stampa - dimostriamo la nostra totale osservanza nei confronti di tutte le misure prese da Dorna e Irta che, così come la nostra politica di squadra e il codice di condotta a cui aderiscono tutti i suoi membri, inclusi meccanici, tecnici, familiari, sponsor o qualsiasi altro persona vicina alla squadra, siamo obbligati a prendere provvedimenti disciplinari specifici e chiudere tutti i rapporti con il nostro membro della squadra, che ieri, grazie al grande lavoro svolto da Dorna e Irta, ha falsificato senza successo un test PCR per ottenere l'accesso al paddock del circuito di Misano per il prossimo Gran Premio”.

La squadra Avintia si è quindi scusata per quanto accaduto con Dorna e IRTA elogiando tutti gli sforzi fatti negli ultimi anni per mantenere tutti al sicuro nel paddock della MotoGP, permettendo al campionato di funzionare correttamente.

 
 
 
 
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“Azione finalizzata al proprio beneficio”


La nota stampa è proseguita poi entrando nel merito di quanto avviene relativamente ai tamponi che ogni membro del team deve eseguire ogni weekend prima di entrare nel paddock: “Essendo la squadra indirettamente responsabile di assumersi tutti i costi derivati dalle misure eccezionali dai protocolli COVID-19 a tutti i suoi lavoratori, siamo consapevoli che con questo tipo di azioni finalizzate ad ottenere il proprio beneficio si mette a rischio il resto delle persone che compongono la squadra e il campionato. Questi comportamenti danneggiano non solo l'immagine della squadra, ma anche il resto del paddock e il campionato nel suo complesso. Si precisa che è responsabilità di ciascun membro del team inserire il proprio test PCR su una piattaforma online per ogni circuito secondo le linee guida che, a causa del COVID-19, sono attualmente in vigore per l'accesso al paddock”.

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