Guidotti e il rendimento di Zarco: “In America sembrava tornato alla normalità”

Guidotti e il rendimento di Zarco: “In America sembrava tornato alla normalità”

Il team manager di Pramac ci ha spiegato in esclusiva i motivi dell'andamento decrescente di Johann Zarco in questa fase di stagione, dopo una prima metà da protagonista

20.10.2021 ( Aggiornata il 20.10.2021 18:27 )

A metà campionato, prima della pausa estiva, Ducati Pramac poteva contare su un Johann Zarco in piena lotta per il titolo, trovandosi alle spalle del leader Fabio Quartararo. Tuttavia, la seconda fase di stagione non ha prodotto sorprese positive per il pilota francese, che come miglior risultato delle ultime 6 gare, ha colto il sesto posto del GP di Stiria. Una fase di difficoltà tecnica attribuibile in parte alle problematiche fisiche che si è trovato ad affrontare, dovute all'operazione al braccio per sindrome compartimentale, ed in parte alle difficoltà tecniche che non è riuscito a superare totalmente con la sua Ducati.

Guidotti e la stagione di Zarco: "Problematiche legate un pò al braccio, un pò al set-up"


Il team manager di Ducati Pramac ha spiegato quale può essere una chiave di lettura dell'andamento un pò sottotono del pilota francese in questa seconda metà di campionato: “Aspettiamo Misano per capire meglio l’andamento di Johann, soprattutto considerata l’operazione al braccio che in parte lo ha condizionato. In America ad esempio andava bene, aveva fatto un buon tempo in qualifica e sembrava tornato alla normalità".

Le motivazioni del calo delle prestazioni possono essere divise in due parti, e l'operazione al braccio ha giocato sfortunatamente un ruolo importante: "Anche nella prima parte di stagione aveva sofferto con il braccio in qualche gara, ma non è stata solo quella la causa di qualche prestazione sottotono. Credo che in alcune occasioni non siamo riusciti ad eliminare i problemi sulla moto, al posteriore, di pompaggio, che gli davano fastidio per il tipo di guida pulito che ha Johann. I problemi al posteriore poi accentuavano quelli al braccio, quindi direi 50 per cento motivazioni legate al braccio e 50 per cento per i problemi al posteriore”.

La prima parte di stagione era stata caratterizzata da 4 podi e da una serie di prestazioni convincenti: "Il livello è cosi alto che non hai sempre certezze sui motivi di determinati cali. Non bisogna dimenticare che nella prima parte di campionato abbiamo anche beneficiato di qualche incertezza di qualche avversario. La stagione è stata comunque positiva sotto molti aspetti, ora l’obiettivo per tutta la squadra è di chiudere meglio di come avevamo iniziato”.

Quando mancano tre gare alla fine del campionato, Johann Zarco ha ancora qualche cartuccia da sparare, soprattutto a Misano e a Portimao: "Misano potrebbe essere una buona pista per Johann, un circuito che gli si può cucire addosso, a Portimao a inizio anno era andato forte e stava lottando per il podio. Mentre Valencia non è mai stata una gran pista per noi ma Jack l’anno scorso ha fatto una bella gara. Contiamo di far bene su tutte e tre”.

Il 2022 anno fondamentale per Johann Zarco?


Le gerarchie in casa Ducati sembrano essere cambiate rispetto all’inizio della stagione, infatti in un primo momento erano Miller e Zarco i leader dei rispettivi team, tanto da essere i punti di riferimento anche in termini di risultati e di classifica. Non ci hanno messo molto però, Jorge Martin e Pecco Bagnaia a prendersi la scena. L’exploit del rookie spagnolo, impreziosito dalla vittoria nel GP di Stiria, ha oscurato in più di un’occasione i compagni di marca mentre con il doppio successo di Aragon e Misano, la stella di Bagnaia sembra essersi accesa definitivamente.

Per il pilota francese, dunque, questo finale di stagione sarà importante non solo per concludere bene un campionato che era iniziato sotto auspici migliori, ma anche in preparazione del 2022, annata che potrebbe segnare un snodo importante per il proseguo della carriera del bicampione del mondo della Moto2. Il talento e l’affidabilità di Zarco sono fuori discussione, tuttavia il francese dovrà fare i conti con i piloti Ducati che dalle retrovie stanno arrivando. Le prestazioni in continuo crescendo di Bastianini, ma anche i miglioramenti recenti di Marini renderanno la sella del francese particolarmente appetibile. Dunque, ritrovare le migliori sensazioni di inizio anno sarà fondamentale per più aspetti.

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