MotoGP, troppe cadute per Rins: “Dura rimanere concentrati quando ti criticano”

MotoGP, troppe cadute per Rins: “Dura rimanere concentrati quando ti criticano”© Milagro

Lo spagnolo ha ripercorso la sua stagione, costellata da tanti incidenti e pochi risultati: "Ma nel 2022 torneremo davanti. La Suzuki? Non so se in futuro ci sarà un team satellite, ma senza un team manager c'è troppo lavoro da fare per i nostri leader"

21.10.2021 12:58

Il 2021 non ha riservato grandi soddisfazioni ad Alex Rins, quantomeno in pista, dove ha raccolto sinora 81 punti e un solo piazzamento a podio.

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La vita da padre


A regalargli la gioia più grande è stata sua moglie Alexandra Perez, che poco meno di un mese fa lo ha reso padre del piccolo Lucas. “Diventare papà è un’esperienza emozionante” ha raccontato Rins al sito ufficiale della MotoGP. “La mia vita è cambiata parecchio: trascorro molto più tempo a casa rispetto a prima, ma io e Alexandra siamo molto fortunati, il nostro piccolo Lucas dorme parecchio". 

Una stagione con troppe cadute


Messa da parte la vita privata, il portacolori Suzuki è conscio di non aver ottenuto il massimo dalla suo campionato. “Devo ammettere che non è stato il mio miglior inizio di stagione: dopo il Qatar sono caduto quattro volte di fila, condizione che mi ha estromesso precocemente dalla lotta per il titolo” le parole di Alex. È una situazione dura a livello mentale perché molta gente ti critica, ma bisogna rimanere concentrati sul lavoro da fare. La velocità c’è, dobbiamo trovare il giusto compromesso senza oltrepassare il limite”.

Rins: "La nuova moto promette bene"


In questa stagione sia Rins che il compagno Joan Mir hanno faticato a mantenere il ritmo della concorrenza, specie negli ultimi giri di gara, momento in cui le altre moto hanno dimostrato di saper gestire al meglio il degrado delle Michelin. Nel 2020 riuscivamo a mantenere il giusto passo anche a fine GP, ma quest’anno sembra più complicato per noi – ha ammesso il #42 - Gli altri hanno migliorato di più, mentre noi soffriamo. Abbiamo perso un po’ di terreno a livello aerodinamico ed elettronico, senza contare che alcune soluzioni come l’abbassatore posteriore sono arrivate in ritardo”. Ma per il 2022 c’è ottimismo: “Avremo motore e telai nuovi, già testati a Misano, entrambi promettono bene”.

Riorganizzazione interna


Molti rimproverano a Suzuki l’assenza di un team satellite, soluzione che consentirebbe di accumulare più dati per lo sviluppo della GSX-RR. “Dal 2019 si sente parlare di un team satellite Suzuki, ma non so se arriverà o meno”. Dopo l’addio di Davide Brivio, la Casa di Hamamatsu ha deciso di non rimpiazzare il manager brianzolo, optando per una riorganizzazione interna. Col senno di poi, lasciare vacante la posizione di team manager non è stata una scelta azzeccata: "Quest’anno abbiamo visto che per i nostri capi c’è stato troppo lavoro a cui badare, mentre è necessario rimanere concentrati anche sul resto”. Non è un caso, forse, che nel paddock si vociferi di un ritorno di Brivio nel team campione del mondo 2020.

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