Fabio Quartararo: da giovane stellina a primo campione francese della MotoGP

Fabio Quartararo: da giovane stellina a primo campione francese della MotoGP© Milagro

Ripercorriamo la parabola del pilota di Nizza, fresco vincitore del titolo MotoGP a 22 anni. E’ il primo francese a portarsi a casa il titolo nella Top Class

24.10.2021 ( Aggiornata il 24.10.2021 18:11 )

Che carriera quella di Fabio Quartararo. Partito come enfant prodige nei campionati junior, è diventato oggi la stella più luminosa della MotoGP grazie al titolo vinto con il quarto posto in gara e la contemporanea caduta del suo avversario principale Bagnaia.

Una carriera però fatta anche di alti e bassi ed un titolo, quello dello scorso anno, sfuggitogli a favore dell’ex compagno di squadra in Moto3 in Leopard Joan Mir. Da quella sconfitta ne è uscito il Fabio di quest’anno, capace di correre sopra agli evidenti problemi di una M1 che sembra arrivata alla fine di un ciclo. 

La carriera


Nato a Nizza il 20 aprile 1999 ma con origini italiane (siciliane), Fabio Quartararo può considerarsi un figlio d’arte. Suo padre Etienne prese parte dal Gran Premio di Francia del 1986 della classe 250 senza però vedere il traguardo.

Nonostante sia nato in Francia ed abbia cominciato a correre lì all’età di 4 anni, la trafila vera della sua carriera parte però dalla Spagna dove partecipa alla Promovelocidad Cup vincendo nel 2008 la classe 50, la 70 nel 2009 e la 80 nel 2011. Nel 2012 vince anche la PreMoto3 del Campionato Velocità del Mediterraneo

L’anno successivo partecipa al FIM CEV Junior Moto3 vincendolo ed ottenendo lo stesso risultato nel 2014 risultando il più giovane vincitore dello stesso campionato

Il Motomondiale: la Moto3


Nel 2015, a quasi 16 anni, debutta in Moto3 con la Honda del team Estrella Galicia. Chiude la stagione al decimo posto con 92 punti e due gare saltate per infortunio. Ottiene due pole e due secondi posti, Austin ed Assen.

L’anno successivo passa al team Leopard con compagni di squadra Joan Mir ed Andrea Locatelli. Disputa tutte le gare ma conclude solamente al 13° posto con 83 punti ed un doppio quarto posto, Austria e Sepang come miglior risultato in gara.

La Moto2


Tra lo stupore generale, a fine stagione 2016 annuncia il passaggio in Moto2 per il 2017 con il team Pons HP40. Chiude al 13° posto in classifica con 64 punti ed il sesto posto di Misano come miglior risultato in gara.

Nel 2018 passa al team SpeedUP di Luca Boscoscuro al fianco dell’inglese Danny Kent. A Barcellona segna la prima pole e la prima vittoria in Moto2, ad Assen è secondo. In Giappone vince ma viene squalificato per pressione irregolare delle gomme. Chiude la sua seconda stagione in Moto2 al 10° posto con 138 punti.

La MotoGP


A fine 2018 viene ufficializzato il suo passaggio in MotoGP con il team Petronas Yamaha per il 2019 tra lo scetticismo generale vista la sua giovanissima età ed i risultati non eclatanti in Moto2. Nella sua stagione di esordio, chiusa con il titolo di Rookie of the Year, diventa anche il più giovane poleman della MotoGP con i suoi 20 anni e 14 giorni. Chiude al quinto posto con 192 punti e 7 podi.

Nel 2020 rimane con il team Petronas ma gli viene dato lo status di ufficiale al pari di Rossi e Vinales. Centra i primi due successi in carriera in MotoGP nelle due gare di Jerez, vince anche a Barcellona ma chiude soltanto ottavo in classifica con 127 punti per via di alcune gare abbastanza opache.

Bollato come fenomeno nel 2019 e poi come non adatto a giocarsi il titolo nel 2020, per il 2021 parte con un approccio mentale diverso e lo status di pilota del team ufficiale.

Cinque vittorie in stagione, altri 5 podi e la stagione dominata sin dall’inizio mettendo fieno in cascina quando serviva fare punti.

Nel secondo appuntamento di Misano giunge quarto prendendosi il titolo mondiale con due gare di anticipo sulla fine della stagione.

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