MotoGP, Jarvis: “Il titolo di Quartararo più bello della doppietta 2015”

MotoGP, Jarvis: “Il titolo di Quartararo più bello della doppietta 2015”

L’ad della Casa di Iwata ha raccontato le sensazioni del titolo appena vinto dal francese, a sei anni di distanza dal precedente, che però aveva lasciato un po’ di amaro in bocca

29.10.2021 15:39

È bastato il quarto posto nel Gran Premio dell'Emilia-Romagna a Fabio Quartararo per diventare il campione del mondo di MotoGP 2021 ed è il terzo pilota a riuscirci sotto l’ala di Lin Jarvis, dopo Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Inoltre, questo grande risultato è arrivato dopo sei anni dall’ultimo, quando nel 2015 Yamaha firmò la doppietta iridata con Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, ma l’inglese preferisce le sensazioni odierne.

Chapeau a Fabio


"Anche se il titolo oggi è stato inaspettato, non è stato inaspettato che Fabio diventasse campione” ha commentato Jarvis. Il primo match-point gli ha consegnato matematicamente il titolo e il manager ha aggiunto: “Fabio ha svolto una stagione fantastica ed è stato un campione davvero meritevole. È stato molto veloce tutto l'anno, molto, molto costante, in una brutta giornata ha portato a casa punti e gli siamo estremamente grati per questo e per essere tornato al top dopo sei anni”. Il titolo precedente è quello del 2015 di cui ha detto: “È stata una doppietta, ma onestamente, quella vittoria è stata complicata e non siamo mai riusciti a godercela davvero, ad assaporarla per tutte le polemiche del momento”.

Jarvis: "Pecco ha fatto tutto quello che doveva fare"


Che il titolo venisse consegnato a Misano, dipendeva molto dall’avversario Francesco Bagnaia: se avesse vinto la gara, la festa sarebbe stata rimandata. E stava svolgendo tutto alla perfezione, ma a cinque giri dalla fine è scivolato dicendo addio ad ogni sogno di gloria. “Pensavamo che la Ducati dovesse dominare, e ovviamente hanno dominato nelle prime fasi della gara con Jack e Pecco che andavano molto veloci”, ha ammesso Jarvis, poi però è arrivato l’errore “Pecco ha fatto tutto quello che doveva fare, ma non era facile avere quella pressione. Inoltre avere Marquez alle calcagna a due decimi per tutta la gara è difficile. Ha commesso solo un piccolo errore e all'improvviso noi siamo diventati campioni”.

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