MotoGP Valencia, Valentino Rossi: “Pagherei i piloti per il 200° podio”

MotoGP Valencia, Valentino Rossi: “Pagherei i piloti per il 200° podio”

Alla vigilia dell'ultimo GP di carriera Valentino Rossi è ormai pronto a dire addio al motomondiale, non prima però di aver provato a fare il massimo anche a Valencia, dove però nelle libere non è partito bene

12.11.2021 18:46

Non sarà un week-end di gara come gli altri per Valentino Rossi, che dopo l'emozionante conferenza stampa del giovedi è tornato in pista faticando però nelle prove. Il Dottore al termine della giornata si è mostrato comunque positivo, evidenziando un potenziale migliore se la pista dovesse migliorare. Tanti i temi toccati dal 9 volte iridato, che ha incoronato i suoi ragazzi dell'Academy e ha omaggiato Giampiero Galeazzi, scomparso all'età di 75 anni.

Rossi e l'ambito traguardo: "È impossibile penso, ma sarei felice se mi lasciassero il podio"


Purtroppo è impossibile penso, ma se i piloti volessero darmi il podio sarei molto felice, perché il 200esimo podio è molto importante, li pagherei pure un po'. Ma non penso che succederà”. Così Valentino Rossi ha risposto in maniera scherzosa alle voci che circolano nel paddock, di un possibile "regalo" dei piloti della top class in gara, ovvero, facendolo sopravanzare fino al podio prima del traguardo. Uno scenario che il Dottore ha respinto, ma non troppo, perché diciamocelo, qualora dovesse mai succedere, chi direbbe di no a un gesto del genere?

La giornata di prove non è stata facile per Rossi, che ha concluso con l'ultimo tempo: "Le condizioni non erano facili al mattino, al pomeriggio è andata un po' meglio, la pista era più asciutta. Non mi sono trovato bene in nessuna delle due condizioni, a Valencia ho sempre fatto fatica. Spero che la pista continui a migliorare, non sono stato velocissimo ma penso che con la pista asciutta il nostro potenziale possa essere un po' meglio. Siamo tutti vicini, a Portimao con un gap ancora minore ero 16esimo, la MotoGP di oggi è cosi, i piloti sono preparati per ogni pista e le moto hanno un livello simile tra di loro”.

Chiamato a esprimersi su come sarebbe potuto andare sulle MotoGP d'oggi avendo però la stessa età di Quartararo, Rossi ha risposto cosi: "Il periodo dove sono stato più forte forse è quello tra 2001 e 2005, perciò penso che se avessi 20 anni e guidassi queste moto lotterei per la vittoria".

L'eredità di Rossi sta per essere raccolta: "Il mio ideale testimone? Ai ragazzi dell'Academy"


Più volte è stato detto che l'eredità del 9 volte iridato non sarà facile da raccogliere, anche se per il pilota di Tavullia gli eredi naturali sono i ragazzi dell'Academy: "Il mio ideale testimone lo vorrei passare a tutti i piloti dell’Academy, da Migno a quelli presenti in MotoGP, come Pecco ad esempio che quest’anno è stato fortissimo". Rossi si è poi espresso su Vietti, in questa fase di stagione molto veloce in Moto2: "Vietti è un pilota velocissimo con un grande talento, ha sofferto il passaggio in Moto2 più di quanto mi aspettassi. Però ora sta andando molto forte, come se avesse imparato a guidare la Moto2. È sempre nella top 5 e penso che l’anno prossimo possa lottare per vincere, ha un gran talento anche se un carattere un po' difficile a volte”.

Infine, non poteva mancare il ricordo e l'omaggio a Giampiero Galeazzi: "Galeazzi è diventato mitico raccontando le vittorie dei fratelli Abbagnale nel canottaggio. Mi faceva molto ridire, ricordo le imitazioni di Savino a Radio Deejay. Mi dispiace molto per la sua scomparsa".

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