MotoGP Valencia, Mir: “Credo nel progetto Suzuki, ma oggi è stato frustrante”

MotoGP Valencia, Mir: “Credo nel progetto Suzuki, ma oggi è stato frustrante”

Il campione del mondo 2020 commenta con delusione il quarto posto del round finale del campionato, sperando nei test per migliorare in ottica 2022, stagione in cui la moto da battere sarà la Ducati

14.11.2021 17:43

In tutti i turni di prove Joan Mir era stato tra i più veloci in termini di ritmo, lo spagnolo si aspettava una gara di vertice in cui lottare per il podio e magari per la vittoria, ma dopo una prima parte di corsa molto veloce, si è dovuto accontentare della quarta posizione. Il bilancio della stagione del campione del mondo 2020 non è del tutto positivo, in un'annata avara di vittorie, un dato reso forse ancor più importante in virtù del fatto che si trattava del difensore del titolo iridato. Adesso la testa è rivolta ai test di Jerez.

Grande rammarico per lo spagnolo: "Sono deluso, non ci aspettavamo questo risultato"


Le aspettative della gara e forse anche della stagione erano leggermente diverse per Joan Mir e la Suzuki, nessuna vittoria e alcuni problemi di feeling con la moto che non gli permettono di tracciare un bilancio positivo, tant'è che la testa è già rivolta al prossimo anno e ai test di Jerez: "Sono molto deluso, non mi aspettavo questo feeling in gara, abbiamo lavorato bene in tutte le prove ma realisticamente in gara non c’era niente da fare. Il nostro grip non era fantastico, è frustrante perché non ci aspettavamo questa posizione in gara, volevamo di più, è una situazione nuovamente difficile per me. L’unica cosa da fare in gara era o cadere o finire in quarta posizione, è frustrante per me, in altre occasioni avrei detto che ero contento dei miglioramenti della Suzuki. Credo nel progetto, ma sono ovviamente deluso". 

Per Mir e per la moto di Hamamatsu non sarà facile battere la Ducati l'anno prossimo, che anche oggi ha dato atto di una gran dimostrazione di forza e versatilità: "Purtroppo mi sono ritrovato solo in mezzo alle Ducati e senza opzioni per recuperare terreno su di loro, sembra non abbiano punti deboli, sembra che non consumino l'anteriore, in più perdevo molto nelle curve. In gara ero pronto a superare Martin ma quando mi ha sorpassato un’altra Ducati ho capito di non avere possibilità. Loro sono più forti, la Ducati è una moto veloce con più stili di guida diversi. Noi dobbiamo lavorare se vogliamo lottare l’anno prossimo anche perché loro saranno sicuramente forti".

I test di Jerez saranno fondamentali


Un altro dato preoccupante è l'aver chiuso la stagione senza vittorie all'attivo: "Non abbiamo vinto ma abbiamo dato il 100 per cento, dentro di me sono molto deluso ma dormirò bene stanotte perché ho fatto del mio meglio. Nella situazione in cui siamo abbiamo capito tante cose. Non è mai abbastanza quello che fai e quello che hai fatto, sia per il pilota che per il team; e questa è la lezione più importante dell’anno”.

Per il team di Hamamatsu sarà fondamentale partire bene e migliorare la moto in diverse aree: "Il test sarà importantissimo, la cosa fondamentale sarà fare tanti giri e prendere informazioni. Abbiamo molto da provare fortunatamente, la cosa bella di questi test è che ci sono tante cose da provare in più aree della moto, come sull’aereodinamica e sull’elettronica ad esempio. Questo sarà più importante della gara di oggi per trovare la chiave per l’anno prossimo”.

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