MotoGP, Beirer: “Nessun pilota KTM ha una sella sicura per il 2023”

MotoGP, Beirer: “Nessun pilota KTM ha una sella sicura per il 2023”

Il direttore KTM Motorsport ha parlato del mercato 2023, dove ci sarà da capire chi resterà e chi se ne andrà, o se avverranno scambi tra il team ufficiale e quello Tech3

21.12.2021 ( Aggiornata il 21.12.2021 12:34 )

Il mercato piloti KTM è davvero particolare: lo ha dimostrato negli ultimi anni il direttore KTM Motorsport Pit Beirer che, in alcune occasioni, si è rivelato "spietato" mandando via piloti anche solo dopo una stagione di contratto e prendendone di nuovi. La filosofia KTM è sempre stata quella di far crescere i pilotini dalle classi minori “fidelizzandoli” e facendoli arrivare in MotoGP. Ma, per il futuro, nessuno può dormire sonni tranquilli.

Mercato piloti KTM in continuo fermento


Certo, il lavoro di Pit Beirer non è del tutto criticabile, anche perchè i talenti che ha sotto la sua ala sono numerosi. Anche se le cose non sono andate proprio secondo i piani in questa stagione MotoGP 2021, nessuno mette in discussione le capacità di Brad Binder, cresciuto a pane e KTM, così come quelle di Miguel Oliveira. Stessa cosa per i due nuovi arrivati in Tech3 Remy Gardner e Raul Fernandez. Il primo è andato a vincere il titolo in Moto2 al suo primo anno con il team KTM Ajo, mentre il secondo ha portato a termine un campionato bellissimo da Rookie Moto2. Insomma, i ragazzi KTM crescono su bene, ma ancora una volta, il 2022 sarà un banco di prova per tutti... nessuno escluso.

In un attimo le carte possono mischiarsi


E infatti, come Pit Beirer ha detto in un'intervista a Speedweek.com, nessuno è davvero al sicuro in ottica 2023: “In KTM abbiamo quattro posti in MotoGP per i prossimi cinque anni - ha detto -. Finora nessun posto è stato assegnato ad un pilota per quanto riguarda il 2023. Dopo la stagione 2022 occuperemo i quattro posti di Red Bull e Tech3 poiché crediamo che il pilota, la squadra, le prestazioni e il team debbano adattarsi al meglio”.

Piloti avvertiti quindi:Non c'è alcuna garanzia per un posto nella squadra di lavoro -ha aggiunto -. Vogliamo mantenere libero questo passaggio di gestione da una squadra all'altra (Factory e Tech3) e nella prossima estate vedere dove si adatterà ogni pilota del nostro quartetto MotoGP”.

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