Il Motomondiale si prepara al post-Rossi puntando sul... Rosso

Il Motomondiale si prepara al post-Rossi puntando sul... Rosso

La stagione che ci aspetta: nel primo anno senza Valentino, Bagnaia e Ducati andranno all'assalto del Mondiale MotoGP. Tanti scenari sullo sfondo, da Mir fino all'incognita Marquez. La Moto2 accoglie Acosta, in Moto3 il favorito è Foggia

17.01.2022 ( Aggiornata il 17.01.2022 19:58 )

MotoGP


Pecco Bagnaia, per esempio, è al quarto anno nella categoria, il secondo sotto i colori ufficiali Ducati. Il torinese è inserito nella lista preferenziale, grazie ai quattro successi – più un quinto sfiorato a Misano 2 – negli ultimi sei GP, con una velocità testimoniata anche dalle cinque pole position consecutive. Noi e il contingente Honda ci chiediamo se Marc Marquez tornerà e in quali condizioni fisiche. Qualora fosse in forma, l’otto volte iridato parteciperebbe per portare a nove il suo score personale, come lo storico rivale Valentino Rossi, il cui addio conduce il Mondiale in una sorta di anno zero. Altrimenti, nell’orbita HRC si giocheranno il ruolo di prima guida il fratello Alex e Pol Espargaró, uscito rinfrancato dai test di Jerez, o magari Iker Lecuona. 

Sarà l’ultima “chance” concessa da Joan Mir alla Suzuki? Il campione 2020 è uscito poco soddisfatto dall’annata vissuta in qualità di uomo da battere, e spera nei miglioramenti della sua GSX-RR.

Alex Rins non rimarrà a guardare, quindi si prevede un duello interno valevole (anche) di riconferma contrattuale. Bisognerà fare attenzione agli esperti Maverick Viñales e Aleix Espargaró: i due catalani si sono palesati amici, ma con un’Aprilia sempre più convincente, chi saprà convincere il marchio di Noale per l’investitura di punta principale? Un discorso simile si vive in KTM, equilibrata con Brad Binder e Miguel Oliveira, nel senso che quando faceva bene il sudafricano, pure il portoghese andava forte. Vale il contrario: in caso di fatica, i due orange factory si sono imitati.

Attenzione a Jorge Martin, sempre più arrembante e, al momento, meglio considerato di Johann Zarco. Franco Morbidelli vivrà una chance quasi unica, da rappresentante di Iwata non di riferimento – quello è El Diablo – tuttavia importante: la M1 lo aspetta, saprà farla tornare al successo come fece nel 2020 nella formazione Petronas? Gli italiani ci sperano, come contano su Andrea Dovizioso e sul resto della truppa tricolore: il forlivese è l’esperto, Luca Marini, Enea Bastianini, i rookie Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi i giovani. Il Bel Paese sarà comunque protagonista.

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