MotoGP, Ezpeleta: “Ringrazio Rossi, ma non poteva correre fino a 60 anni”

MotoGP, Ezpeleta: “Ringrazio Rossi, ma non poteva correre fino a 60 anni”© Getty Images

Il ritiro di Valentino, il paragone con Marquez, il rapporto tra Motomondiale e Formula 1: tanti gli aspetti toccati dal boss della Dorna in un'intervista rilasciata ai media spagnoli

29.01.2022 ( Aggiornata il 29.01.2022 19:13 )

La stagione 2022 sarà la prima senza Valentino Rossi, che ha detto addio al Motomondiale per concentrarsi sulla nuova attività di pilota automobilistico. A distanza di mesi dall’ultima gara di Valencia, il CEO Dorna Carmelo Ezpeleta ha tributato l’ennesimo omaggio al campione di Tavullia, esaltando la sua lunga carriera in un’intervista rilasciata a Marca.

“Ringrazio Valentino Rossi per ciò che è stato, ma non poteva correre fino all'età di 60 anni. Nello sport, l'età conta più o meno a seconda di quello che fai. Valentino ha allungato la sua carriera quanto ha ritenuto necessario – le parole di Ezpeleta sul ritiro del Dottore - Penso che gli ultimi due anni siano stati sottovalutati, perché la gente ha visto gli altri. Ma Valentino, a Valencia, è arrivato 10°, Non lontano da un ragazzo che ha vinto con una prestazione e un record bestiale. L'unica cosa che posso dire a Valentino è 'grazie per quello che è stato', non posso chiedergli di allungare di più la sua carriera".

Quello di Rossi non sarà un addio “totale”, visto che sarà presente con la sua VR46: "Ha comunque un piede nel Mondiale, con una squadra, e quello che ha fatto è fantastico: creare la scuola di Tavullia, l'Academy”. La MotoGP perderà la sua icona, ma lo spagnolo non teme un crollo di audience: "A noi è successo più volte. Tutti dicevano: 'Cosa accadrà quando gli americani non ci saranno? Cosa accadrà quando Doohan se ne sarà andato?' Siamo sempre ripartiti perché il campionato è molto importante, è più importante di ogni altra cosa".

Marquez-Rossi, nessun paragone


Assente Valentino, il suo erede potrebbe essere Marc Marquez, ma Ezpeleta non crede a questa possibilità: "È diverso – osserva Don Carmelo - Valentino è passato più volte da Honda a Yamaha, da Yamaha a Ducati e da Ducati a Yamaha perché riteneva che fosse la migliore possibilità per lui. Marc è stato costretto a rallentare perché ha avuto un incidente che ha recuperato l'anno scorso e poi la diplopia, dovuta a un altro incidente. Non è paragonabile".

La Formula 1 e la MotoGP


La lunga intervista di Ezpeleta si conclude con un paragone tra Formula 1 e MotoGP: "Con la F1 abbiamo interessi comuni e altri divergenti: lavoriamo insieme per migliorare le cose in comune. Mi piacerebbe vedere nel Motomondiale campionati duri, ma non mi piacerebbe avere un finale in MotoGP come quello visto ad Abu Dhabi. Vorrei che ci fossero due piloti in lotta per il titolo nell’ultima gara, ma per come è andata l’intera faccenda… È stato un campionato fantastico, combattuto tutto l’anno e, alla fine, ha suscitato polemiche non belle. Non mi piace che dopo la fine sorgano dubbi, che il secondo classificato non parli più. Come non sognavo il pasticcio del 2015 tra Rossi e Marquez“.

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