Test Mandalika, Bagnaia avverte: “I sassi in pista sono come proiettili”

Test Mandalika, Bagnaia avverte: “I sassi in pista sono come proiettili”© Luca Gorini

"Ci hanno assicurato che la situazione migliorerà, ma ad oggi stare in gruppo sarebbe davvero difficile. Sono all'85% del mio potenziale, la GP22 può essere due decimi più rapida sul singolo giro"

13.02.2022 ( Aggiornata il 13.02.2022 13:28 )

Si è chiusa con una solida quinta piazza la tra giorni di test indonesiana per Pecco Bagnaia, che può certamente ritenersi soddisfatto. Il lavoro compiuto tra Sepang e Mandalika infatti pare aver dato risposte confortanti, nonostante il potenziale della GP22 non sia ancora stato del tutto espresso.
 
“Ieri ero all’80% - apre Pecco - ed oggi direi che un ulteriore 5% lo abbiamo guadagnato. Sicuramente con una moto nuova non bastano cinque giorni di test, quindi siamo un po’ indietro, ma è un essere indietro positivo dato che non siamo a due secondi dalla vetta. Il margine c’è: credo che questa moto possa essere due decimi più veloce sul singolo giro, ed anche sul passo sono migliorato. Oggi la temperatura dell’asfalto è cresciuta tanto, il che si è sentito, quindi sono contento del lavoro fatto”.
 
In questo inverno sei stato per la prima volta la guida dello sviluppo. Come è stato?

“Sinceramente non è proprio così, nel senso che in Ducati in tanti hanno voce in capitolo, il che è molto bello. Negli ultimi due anni la moto è andata bene con tutti, il che è positivo: sulla GP22 stiamo tutti insieme lavorando sul fatto che l’erogazione non è molto pulita, ma giorno dopo giorno abbiamo già fatto dei passi avanti”.

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Certamente sarai il riferimento per tanti. Come ci si sente?

La cosa non mi mette particolare pressione. Sono contento di aver fatto un bel finale di stagione l’anno scorso, ed ora grazie al lavoro di tutti i piloti Ducati la moto è cresciuta. Suzuki, Honda e Aprilia hanno fatto un ottimo lavoro quindi la competizione non manca”.
 
Chi pensi sarà il tuo principale rivale sia in Indonesia che negli altri tracciati?

“Difficile dirlo ora. Oggi per esempio la media era la gomma peggiore da usare, ma è anche l’unica che avremo per la gara: solo io, Marini e Bezzecchi abbiamo fatto la simulazione di gara con quella gomma, e non è stata facile".
 
A marzo sarà il momento di correre. Credi ci sia il rischio di non farlo a causa della poca sicurezza?

“In safety commission abbiamo considerato il fatto che saremo più piloti a girare in contemporanea, quindi la pista si pulirà di più, ma il problema sono i sassi. Ieri me ne è arrivato uno ed ho un grande segno sul braccio: è come un proiettile, che se mi fosse arrivato sul collo non sarebbe stato il massimo. Si fa fatica a stare dietro a qualcuno, dato che la traiettoria è la stessa ed i sassi che vengono lanciati sono tanti. Tra l’altro se il sasso che mi ha colpito fosse arrivato sul radiatore lo avrebbe spaccato. Ci hanno assicurato che per la gara le cose miglioreranno, vedremo”.

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