GP Qatar, Yamaha: la partenza è da incubo

Inizio di stagione decisamente in salita per i team Yamaha, nelle Qualifiche di Losail. Se è vero che il campione in carica Fabio Quartararo ha conquistato la Q2 dovendo passare dal Q1, mentre Morbidelli era già qualificato, il team RNF è apparso più in difficoltà del previsto con Dovizioso 20° e Darryn Binder ultimo.

Per quel che riguarda il sudafricano ci può anche stare, dato che è al debutto con Yamaha nella massima categoria, ma diversa è la questione per Andrea Dovizioso che, lo ricordiamo, dispone anche lui di una M1 2022 al pari di Quartararo e Morbidelli (situazione tecnica identica a quella di Rossi lo scorso anno). Il Dovi, dopo anni di Ducati ed uno stop di dieci mesi, ha dovuto reimparare a guidare una Yamaha nella seconda metà della scorsa stagione, trovando la stessa moto guidata l'anno precedente da Morbidelli. Il 2022 del team di Razali non parte dunque sotto una buona stella...

Nel complesso, quindi, quella di Losail 2022 è la peggiore qualifica di Yamaha negli ultimi anni del Mondiale, sulla pista qatariota. Non era facile far peggio dell’anno scorso con una moto rimasta sostanzialmente uguale e non evoluta dove realmente c’era bisogno, il motore, ma evidentemente dalle parti di Iwata ci sono ampiamente riusciti: quarta fila per le due Monster Energy di Quartararo e Morbidelli, fila 7 e fila 8 per Dovizioso e Binder. 

Il compito in gara domani di Quartararo e Morbidelli soprattutto non sarà semplice, rimontare dovendo fare i conti con una moto tra le più lente in velocità di punta sul dritto e sorpassare sarà un bel problema anche sfruttando la scia di chi è davanti. A tal proposito nel post qualifiche, il francese ha parlato dei problemi di Yamaha dicendo: "Ma non abbiamo molto margine di miglioramento in termini di velocità ed accelerazione."

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Il confronto con gli ultimi anni

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Come cambia la situazione da un anno all’altro. Il 1'53”6 fatto segnare da Quartararo gli vale solo la P11 sulla griglia ad oltre 6 decimi da Martin, mentre Morbidelli si becca quasi 1” dallo spagnolo e poco più di 3 decimi dal compagno di squadra, il tutto con condizioni di pista asciutta, temperatura dell'aria di 21° e pista a 24°. Lo scorso anno Fabio con 1'53”038 era secondo alle spalle di Bagnaia, Maverick Vinales terzo in 1'53”088, Rossi quarto in 1'53”1 mentre Morbidelli 7° in 1'53”3, condizioni simili a quest'anno.

La settimana dopo nel GP di Doha, Maverick Vinales chiudeva la prima fila (1'53"267), Quartararo faceva segnare il quinto tempo (1'53"469) mentre Morbidelli il decimo (1'53"794). Fuori dalla Q2 invece Valentino Rossi, addirittura penultimo in griglia davanti al solo Savadori.

Saltando il 2020 per gli ovvi motivi, nel 2019 la situazione era pressochè identica allo scorso anno: tre Yamaha su quattro nel Q2 (Vinales in pole in 1'53"546, Quartararo quinto in 1'53"946, Morbidelli ottavo in 1'54"236), con Rossi in dietro a Crutchlow, Nakagami e Bagnaia. Pista asciutta ma aria e asfalto freddi (17° aria, 16° asfalto)

Nel 2018 più o meno la stessa situazione del 2019, con tre Yamaha su quattro in Q2 (nonostante Vinales sia passato dal Q1, come Quartararo oggi) e Syahrin in Q1. La pole 2018 era di Zarco (Tech3), Rossi ottavo e Vinales 12°, Syahrin quinto del Q1. Condizione di pista asciutta, temperatura dell'aria 24° ed asfalto a 25°.

Per chiudere questa rassegna, il biennio 2016-2017 con tutte le Yamaha in Q2 per la prima stagionale. Pole di Vinales, Zarco quarto, Folger ottavo e Rossi decimo nel 2017, pole di Lorenzo, Rossi quinto, Pol Espargarò nono e Bradley Smith undicesimo nel 2016.

Nella speranza per Yamaha che in gara cambi qualcosa, l’inizio è veramente da film horror. E forse, sotto sotto, Quartararo male non fa a guardarsi intorno se le premesse sono queste…

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