MotoGP, Pirro: “In Qatar, Ducati ha avuto sfortuna”

MotoGP, Pirro: “In Qatar, Ducati ha avuto sfortuna”© Luca Gorini

ESCLUSIVA - Michele, tester di riferimento della Rossa: "Bagnaia è caduto, ma era in rimonta, Miller andava forte prima del guasto. La Desmosedici 2022 esploderà presto, magari già a Mandalika"

11.03.2022 12:27

Lo abbiamo visto, Ducati ha sofferto in Qatar. Il Gran Premio MotoGP di Lusail è stato vinto da una Rossa, certo, però tinta d'azzurro: la Desmosedici condotta magistralmente da Enea Bastianini è in allestimento 2021, fornita al team Gresini, squadra Indipendente dello schieramento.

Gli ufficiali Pecco Bagnaia e Jack Miller non hanno visto il traguardo. Chi per un motivo, chi per l'altro. In circuito era presente Michele Pirro, collaudotore della Casa di Borgo Panigale. Ecco il suo punto di vista: "Sì, è vero, non si può dire che sia andata benissimo - le parole del pluricampione tricolore - ma c'è stata anche la sfortuna a mettersi in mezzo".

Il pugliese entra nel dettaglio: "Jack andava forte, si era qualificato con il quarto crono, non distante dalla pole di Jorge Martin. Purtroppo, poi Miller ha accusato un problema, ed è stato costretto al ritiro. La sua prestazione era tuttavia interessante. Bagnaia, invece, stava rimontando, ma è scivolato. Pecco aveva il passo dei migliori, però è caduto: mentre si recuperano posizioni, può succedere, vuoi la foga, vuoi la voglia di andare a prendere un risultato alla sua portata".

Ducati MotoGP, sviluppo incessante


D'accordo, un pizzico di malasorte c'è stato. Però le lamentele di Bagnaia non sono passate inosservate. Pirro spiega come siano andate le cose: "Ci sta che si sia arrivati un po' lunghi nel lavoro di sviluppo, del resto, noi siamo sempre andati avanti nel lavoro dedicato alla Desmosedici".

Michele lo sa più di tutti, lui si occupa (anche) del progetto MotoGP: "Le parti nuove portate sono numerose, tutto va messo insieme e bene. Lo stiamo facendo. Nei test di Sepang e Mandalika abbiamo provato tante cose, ne erano rimaste alcune. Il pacchetto 2022 gode di un potenziale ulteriormente cresciuto rispetto al precedente".

Il motore, scelta amletica per i piloti Lenovo Factory: "Sicuramente è differente - ancora il numero 51 - però non oltremodo. Il quattro cilindri è una evoluzione dell'unità usata l'anno scorso, non bisogna pensare che sia lontano da quanto già conosciuto".

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Mandalika aspetta, Ducati (ufficiale) risponderà? Michele non vuole sbilanciarsi, pur mantenendo il giusto ottimismo: "C'è anche da dire che in Qatar la gara si sia rivelata 11 secondi più veloce delle corse disputate nel 2021. Il ritmo e il livello sono ulteriormente saliti. Inoltre, lì non avevamo svolto test. I test fanno la differenza".

Ecco perché l'Isola di Lombok potrebbe risolvere i guai Ducati: "Nessun guaio, arriveremo, e presto. Abbiamo girato a Mandalika, traendo una buona base di partenza. Ducati ci sarà, ma.. non dimentichiamo comunque che in Qatar ha vinto una Desmosedici".

Corretta osservazione, sebbene si attendano le moto Factory in vetta: "Verremo fuori presto, vedrete. Ducati è forte e continua imperterrita il lavoro di sviluppo, come detto. A Mandalika sono stati raccolti utili dati con la Desmosedici 2022, perciò si parte coi migliori presupposti".

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