MotoGP Portogallo, Marc Marquez torna a parlare del problema di Austin

MotoGP Portogallo, Marc Marquez torna a parlare del problema di Austin© Luca Gorini

Allo spagnolo, nella conferenza stampa del GP del Portogallo, è stato chiesto di spiegare cosa gli è successo in Texas. Ecco la sua risposta

21.04.2022 ( Aggiornata il 21.04.2022 19:10 )

Un anno fa il rientro proprio nel GP del Portogallo, e quest'anno Marc Marquez è pronto e carico per riuscire a dare il massimo sul tracciato dell'Algarve. Pista insidiosa dove lo spagnolo del team Honda dovrà tornare all'attacco per riuscire a guadagnare punti importanti per il campionato.

Marquez: “Abbiamo individuato e risolto il problema”


“È stato un bel rientro l'anno scorso dopo la lunga pausa - ha detto Marquez - devo dire che non fu facile però. Quest'anno siamo qui per gareggiare, non abbiamo molti riferimenti, però nell'ultimo GP corso qui mio fratello Alex e Pol Espargarò erano molto veloci. Ci sarà bisogno di capire la nuova moto e capire se continuare nello stesso modo di Austin, il nostro approccio sarà senza troppe aspettative”.

Ecco che il pilota Honda ha quindi parlato proprio della gara di Austin che lo ha visto fautore di una gran rimonta dall'ultima posizione per chiudere sesto: ”Ad Austin è stato un buon weekend - ha spiegato - e l'obiettivo era riconsolidare la fiducia, ci siamo approcciati in modo giusto e questa è stata la cosa migliore. Arrivare sesto è stato buono anche se speravamo in qualcosa di più. Abbiamo avuto problemi tecnici alla partenza, ma abbiamo individuato il problema e lo abbiamo risolto per il futuro”.

Lavorare insieme nei momenti buoni e cattivi


Ma quale è stato questo problema avuto alla partenza? “Non posso dirlo - ha sentenziato Marc -, mi dispiace non so se la Honda lo dirà ma io non dirò niente. Posso solo dire che in 10 anni con Honda non ho mai avuto un problema tecnico il giorno della gara e quando ho più bisogno che tutto vada bene accadono queste difficoltà. Sono cose che possono succedere, a Portimao continueremo il nostro lavoro. Io ho fatto tanti errori e tante cadute, quattro solo in Indonesia, e i meccanici non mi hanno mai detto niente, mi hanno accolto sempre con il sorriso in faccia. Questo significa lavorare insieme nei momenti buoni e cattivi.”

Parlando di Portimao, pensi che sia un buon circuito per te? “Si, mi piace il layout e i su e giù, così come le curve cieche e strane. C'è bisogno di seguire il flusso, l'anno scorso ho avuto qualche problema non ho capito molto bene le curve. Se trovi il flusso tutto è più semplice, ma se lotti contro la tua moto diventa tutto più difficile. Dal punto di vista meteo sembra che sarà instabile ma per me la cosa più importante sarà capire la nuova moto e capire come si comporterà su un circuito più stretto”.

Marquez: “Se il mio DNA mi dice spingi io lo faccio”


Infine, ancora su Austin: Marquez, prima di arrivare in circuito, visto il problema di diplopia che aveva avuto, aveva detto che il suo approccio sarebbe stato conservativo, tutto il contrario di come poi è andata. “L'approccio del weekend, il giovedì, è quello di sempre - ha concluso - però se poi vado in circuito e mi trovo bene e il mio DNA mi dice 'spingi' faccio quello che so fare! Mi sono dovuto controllare ad Austin per sopravvivere dal punto di vista delle condizioni fisiche, oggi mi sento meglio e forse anche il bagnato mi aiuterà. Io mi sento pronto anche per vincere, ma in questa stagione la mia miglior posizione è stata la top 5, quindi adesso si tratta di arrivare passo passo”.

MotoGP Portogallo: Ecco gli orari TV di SKY e TV8

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi