GP Portogallo, Marc Marquez: “Quando aspetti, sai di correre un rischio”

GP Portogallo, Marc Marquez: “Quando aspetti, sai di correre un rischio”© Luca Gorini

"In un fine settimana così è facile commettere errori" ha detto lo spagnolo, parlando della pole mancata e della caduta nelle FP3

23.04.2022 ( Aggiornata il 23.04.2022 21:50 )

La fortuna non sembra essere un'alleata della Honda, che a Portimao ha visto Marc Marquez perdere la possibilità di scattare dalla pole position, per via della bandiera gialla esposta dopo la caduta di Pol Espargaro, al termine della Q2. Un inconveniente che costringerà l'otto volte iridato a scattare dalla nona casella dello schieramento, dopo la cancellazione del suo giro migliore.

"Sono felice per la velocità che abbiamo mostrato, ma anche oggi siamo stati sfortunati - ha detto lo spagnolo a fine qualifiche -. Stavo facendo un buon giro, niente di speciale, ma so che in queste condizioni, di solito, sono veloce e volevo fare un buon crono. Quando sono arrivato all'ultima curva, però, ho visto la bandiera gialla. Ho rallentato un pochino dove c'era il pericolo, poi ho finito il giro, per provare a capire dov'ero. Partiremo noni. Non è male".

Marquez: "In un fine settimana così è facile commettere qualche errore"


Marc la prende con filosofia, pensando che le sorti della sua gara si delineeranno nel Warm Up di domani, quando capirà se può avere o meno il passo per rimontare. "È vero che sarebbe meglio partire dalla seconda fila, ma è così. Domani sarà importante il Warm Up. Abbiamo bisogno di avere un po' di fortuna in termini di scelta della gomma e di set-up di base, perché se non hai una buona configurazione nel Warm Up, non hai opzioni da provare per la gara o il tempo per provare nulla" ha spiegato.

"In un fine settimana come questo, con freddo e condizioni miste e di bagnato, è facile commettere qualche errore, come hanno fatto tutti questo weekend. Ad ogni modo, questa mattina non mi aspettavo di cadere di lì, perché non stavo spingendo molto. Dalle FP1, sapevo che il mio tempo sul giro era buono, ma sono caduto. Da quel momento, non ho fatto molti giri, per ridurre i rischi. Ho fatto poche tornate nelle FP4, ho spinto quando serviva: nelle Qualifiche. Domani dipenderà dal feeling - ha continuato -. Come ho detto, se saremo fortunati affronteremo la gara all'attacco. Se faticheremo, correremo per portare a termine la corsa. Credo che Quartararo e Mir siano due piloti che andranno veloce, perché qui, di solito, lo sono sempre e partono davanti. A parte loro, non saprei".

GP Portogallo, Mir: “Siamo forti sia sull'asciutto che sul bagnato”

La caduta nelle FP3 non ha spaventato Marc: "Avevo solo dolore al collo"


Ormai non serve più dire che Marc Marquez è tornato. Ma se mai ci fosse stato bisogno di un'ulteriore conferma il pilota di Cervera l'ha fornita proprio oggi, tornando a lottare per la pole position, dopo l'highside delle FP3.

"Quando ho deciso di rientrare ad Austin una delle cose che ho chiesto ai miei dottori è stata: 'cosa potrebbe succedere se battessi ancora la testa?' Mi hanno risposto che non è che ogni volta che picchio la testa, l'impatto deve necessariamente causare qualcosa. Il rischio sarebbe stato lo stesso ad Austin, o nella gara di Austin del prossimo anno - ha chiarito Marc, spiegando perché continua a correrere dei rischi, nonostante il possibile ripresentarsi della diplopia -. Quella dell'Indonesia è stata una caduta tremenda. Qui, sono atterrato battendo la testa, ma non è successo nulla. Avevo dolore al collo, ma niente di più".

Marquez: "Superpole? In Superbike la trovavo noiosa"


Spingere sì, ma con oculatezza. Questa sembra essere la strategia adottata dallo spagnolo che, oggi, purtroppo non ha raccolto i frutti sperati.

"Viste le cadute nella Q1, all'inizio sono andato con calma. Ho aspettato la fine per spingere, perché sapevo che la pista sarebbe migliorata. Quando aspetti, sai di correre un rischio" ha spiegato ai microfoni di Sky Sport MotoGP, dicendo perché ritiene comunque corretto l'attuale format di qualifica della MotoGP.

"Quando la vedevo in Superbike, per me la Superpole era noiosa. Non mi piaceva. A volte, come oggi, sei sfortunato. Ma secondo me, va bene così".

MotoGP, sospiro di sollievo per Bagnaia: ecco come sta dopo la caduta in Q1

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi