MotoGP e SBK: per Ducati la doppietta 2022 è fattibile?

MotoGP e SBK: per Ducati la doppietta 2022 è fattibile?© Luca Gorini e GP Agency

Con Pecco Bagnaia sulla Desmosedici GP, e Alvaro Bautista a bordo della Panigale V4R, la Rossa potrà riportare a Borgo Panigale quei due titoli che mancano da tanti anni?

02.05.2022 20:55

Tifosi della Rossa, dai che ci siamo. O almeno così sembra: Ducati è tornata alla vittoria in MotoGP, grazie a un fantastico Pecco Bagnaia, capace a Jerez de la Frontera di relegare a miti consigli Fabio Quartararo, campione in carica con la sua Yamaha Monster Energy.

L'ufficiale del team Lenovo Factory ha ritrovato lo smalto evidenziato alla fine del 2021, quando - appunto - si era dimostrato più veloce di El Diablo, tuttavia in trionfo nel finale di stagione. Il numero 63, noia alla spalla a parte, sarà anche quest'anno il principale rivale del francese, contendendogli la corona di classe? 

Sembra di sì, per quanto visto in Andalusia. A propoposito di Spagna, un pilota sventolante suddetta bandiera è candidato al trono della SBK, e guida anch'egli una moto uscita dal reparto corse bolognese. Lui è Alvaro Bautista, attuale leader del paddock dedicato alle derivate di serie. Il nativo di Talaveira de la Reina e il torinese potrebbere regalara a Ducati una doppietta. Che ne dite?

Pecco c'è: farà come Stoner nel 2007?


L'ultimo (e unico) mondiale MotoGP piloti conquistato da un rappresentante Ducati risale al 2007, stagione dominata da Casey Stoner. L'australiano "sbloccò" la Casa di Borgo Panigale, dominando a mani basse un campionato nel quale partì con poco credito dei critici, rivelatosi altissimo ad alloro conseguito.

Poi, tante volte il bis è stato avvicinato, mai concretizzato. Ricordiamo Stoner stesso, Andrea Dovizioso più volte. La Rossa ci ha provato, mai ci è riuscita. Come l'anno scorso, ad esempio, però con grande forza solo da metà contesa in avanti. Pecco Bagnaia è stato il più forte con la Desmosedici, e nella domenica di Jerez ha fatto la stessa cosa.

Se veramente pilota e moto hanno ritrovato gli equilibri di fine 2021, lo vedremo nei prossimi Gran Premi. Per ora possiamo affermare che la vittoria andalusa, per modalità e stile, promettono la lotta tanto ambita, quella che porta all'iride desiderato. Bagnaia ripeterà l'impresa di Casey, facendo esplodere il box ufficiale dopo 15 anni?

Bautista come Checa nel 2011? Le premesse ci sono


Era il 2011, lo spagnolo correva per il team Althea, formazione privata e dotata di Ducati bicilindriche. Carlos sbaragliò il campo, grazie sì al suo stile perfetto, altrettanto per merito dei tecnici di Genesio Bevilacqua. Detto come stanno le cose, il numero 1 venne meritato.

Mai - tuttavia - più ripreso. Anche in SBK, la Rossa ci è andata vicino in diverse occasion. Citiamo Chaz Davies, anzi, nominiamo Alvaro Bautista. Nel 2019, "Bau Bau" abbaiò così forte, da spaventare il plurititolato Johnny Rea. La Verdona del nordirlandese patì sino a quasi metà annata, poi si risollevò.

Invertendo il trend: mentre il numero 19 perdeva colpi, punti e leadershi, il "Cannibale" mangiava a più non posso, sino a sottrarre la vetta al rivale, battendolo senza pietà nel computo finale. Eppure, sembrava l'anno buono per la Casa bolegnese. Per Alvaro pure.

Anno 2022: Ducati farà doppietta tra MotoGP e SBK?


Bè, da quelli parti ci sperano, voi tifosi della Rossa pure. Comprensibilmente. Ebbene, le basi a tal doppietta ci sono: come detto, se Pecco è in forma, con lo stesso feeling palesato a Jerez, risulterebbe difficile da piegare. Gli avversari, ovviamente, ce la metteranno tutta, ma il binomio Pecco-Desmosedici quando funziona appare il migliore. 

Ancora di più del duo Quartararo-Yamaha, sì. Perlomeno, le lamentele sono di meno. Chi si sta lamentando poco e niente è Alvaro Bautista, conduttore della classifica SBK. Ripreso dal team Aruba dopo due anni di Honda HRC, l'esperto quasi quarantenne ha le carte giuste per primeggiare, infatti, sta primeggiando.

Oltre alle affermazioni singole, per lui la vetta della serie. Sappiamo come la stagione sia ancora lunga, però è chiaro come il pilota dal look più estroso e mutevole del paddock darà filo da torcere a Rea - come nel 2019 - e Razgatlioglu, campione in carica. Toprak ha già capito con chi a che fare, noi abbiamo capito che Bautista potrebbe fare come Checa. Immaginate se pure Pecco facesse come Stoner.

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