GP Francia, Quartararo: “Penso che in MotoGP ci debbano essere pene più severe”

GP Francia, Quartararo: “Penso che in MotoGP ci debbano essere pene più severe”© Luca Gorini

“Di norma se un pilota rallenta troppo in un settore viene penalizzato” dice il francese al termine delle seconde libere chiuse al sesto posto

13.05.2022 ( Aggiornata il 13.05.2022 19:01 )

Dopo delle buone FP1 chiuse in quarta posizione, nelle seconde libere del venerdì Fabio Quartararo “peggiora” di due posizioni facendo segnare il sesto tempo assoluto (che è anche quello della classifica combinata) per via anche del tanto traffico trovato nel suo secondo run della sessione. 

Il francese, nel suo secondo run delle FP2, ha avuto modo di riprovare il nuovo forcellone provato a Jerez che però non dà ancora molta sicurezza e qualche comportamento non perfetto della sua Yamaha.

Una buona giornata - esordisce il francese - il passo è buono. Sia stamattina che oggi pomeriggio mi sono trovato bene. Abbiamo provato qualcosa nel secondo run delle FP2 nel quale ho trovato abbastanza traffico e non sono riuscito a fare il time attack. Non sono riuscito a migliorare ma abbiamo raccolto delle informazioni per domani che sarà interessante ed importante.” 

Forcellone e dischi freno


Ho provato il nuovo forcellone - prosegue Quartararo, parlando del lavoro svolto in giornata - ma i commenti sono gli stessi di Jerez. Va bene, ma non so se sia meglio o meno rischiare di montare qualcosa che non si sa se funziona bene o qualcosa che si conosce perfettamente. Dobbiamo vedere i dati ma credo che rimarrò con il forcellone standard per domani.” 

Sempre sul forcellone nuovo, il francese dice: “Non ci sono punti positivi o negativi, si tratta del feeling e comportamento della moto. In alcuni punti è meglio in frenata ma più aggressiva, più difficile da farla girare. Queste piccole cose mi fanno dubitare di utilizzare il nuovo forcellone.”

I dischi freno grandi - conclude il francese - non sono necessari in questa pista. Ho provato il disco da 355 mm solo per le mie sensazioni, non l’avevo provato prima. Li utilizzeremo quando saremo in crisi con le temperature dei freni, Thailandia, Sepang ed Austria, anche se con la chicane nuova non c’è questo rischio.

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Con il time attack la MotoGP sembra la Moto3, può diventare un problema?

È già un problema da qualche gara sino ad oggi. Se un pilota compie un errore, non c’è bisogno che rimanga in mezzo alla pista se c’è qualcuno dietro, questa cosa disturba perché tutti stanno passando. Non sono d’accordo con questa situazione. Quando ero in Moto3 prendevo d’esempio i piloti MotoGP, se iniziamo a fare così anche noi anche la Moto3 farà lo stesso. Penalizzano tanto in Moto3 ma non penalizzano nessuno in MotoGP. Penso che in MotoGP ci debbano essere pene più severe.

Ne parlerete in Safety Commission? 

Non credo perché alla fine è anche difficile mettere sul tavolo questa cosa. Di norma se un pilota rallenta troppo in un settore viene penalizzato. A parte Jack Miller in Argentina con me, non ho mai visto nessuno penalizzato in MotoGP. Dobbiamo essere aggressivi non solo in qualifica ma anche nelle prove libere.”

Com’è la situazione del tracciato? 

Per me decisamente meglio che gli altri anni. Prima di tutto per le temperature perché negli ultimi giorni non ha piovuto e quindi sia ha subito un buon feeling. La pista non è sporca ma in curva 3 c’è più margine per spingere con l’anteriore.”

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