GP Italia, Brembo racconta in numeri la staccata della San Donato

GP Italia, Brembo racconta in numeri la staccata della San Donato

La casa bergamasca svela i retroscena delle frenate che i piloti affronteranno questo fine settimana sul circuito toscano: numeri, dettagli, curiosità

26.05.2022 ( Aggiornata il 26.05.2022 13:28 )

L’Autodromo Internazionale del Mugello è pronto a ospitare l’ottavo Gran Premio stagionale e rappresenta un circuito mediamente impegnativo per gli impianti frenanti. A raccontarlo sono i tecnici Brembo che lavorano con tutti i piloti della MotoGP, che in una scala da 1 a 6 gli hanno conferito un indice di difficoltà di 3. A livello di caratteristiche, la pista vanta anche uno dei rettilinei più lunghi del Mondiale (1.141 metri) che richiede un motore potente e naturalmente un impianto frenante di prim’ordine per non perdere in frenata quanto si potrebbe aver guadagnato sul dritto. La distanza tra le 14 curve restanti consente però ai dischi in carbonio di raffreddarsi. ?

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Le pinze Brembo altamente innovative


Sulle moto dei piloti della top class troviamo la pinza monoblocco Brembo GP4 impiegata esclusivamente in questa categoria, che è realizzata partendo da un unico blocco di alluminio lavorato dal pieno. Oltre ad essere contraddistinta dalla presenza di alette sul corpo esterno, presenta il sistema anti-drag che grazie ad un device a molla riduce fortemente il fenomeno di coppia residua, evitando il contatto tra pastiglie e disco in assenza di pressione nell’impianto.
?Questa pinza ad attacco radiale a 4 pistoni è caratterizzata da un sistema che permette di amplificare la coppia frenante perché durante l’azione frenante riesce a generare una forza che si somma a quella creata dalla pressione idraulica del fluido freni sui pistoni. A parità di forza esercitata sulla leva, quindi, la coppia frenate risulta aumentata rispetto ad una pinza tradizionale.

Quante volte si frena al Mugello? Per quanto tempo?


Tornando all’azione del fine settimana, i piloti MotoGP usano i freni 10 volte al giro al Mugello, per un totale di 30 secondi e mezzo, valore che corrisponde al 29% della durata complessiva della gara. Le frenate più dure sono a cavallo della linea di partenza/arrivo mentre ce ne sono 3 consecutive dalla curva 8 alla curva 10 ma nessuna di questo terzetto comporta una decelerazione superiore a 1,1 g. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora gli 8,2 quintali, così come al GP Americhe e al GP Indonesia. ?

I segreti della temibile e affascinante San Donato


Delle 10 frenate una è classificata come impegnativa per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono scarsamente impegnative. La staccata più dura è quella celebre alla San Donato, ovvero alla prima curva: preceduta da uno scollinamento, vede le MotoGP arrivare ad oltre 340 km/h (con punte di 360 km/h con le scie) ed entrare in curva a 97 km/h. Per riuscirci i piloti si attaccano ai freni per?? 5,9 secondi durante i quali percorrono 306 metri. La decelerazione è brutale, 1,5 g, il liquido freni raggiunge i 10,4 bar e la temperatura dei dischi i 660°C. ?

E nei videogiochi??


Per affrontare la prima curva del GP Italia nel videogioco MotoGP serve tante sangue freddo per azzeccare il timing giusto. Stando sul lato sinistro si riesce a vedere la tenda dei commissari che ricopre una parte di muro caratterizzata dal colore arancione. I freni vanno azionati quando si passa loro davanti, quindi si scalano tutte le marce fino alla prima. Ci si sposta a destra, vicino al cordolo, ma senza salirci. Essendo la curva particolarmente lunga non bisogna avere fretta di riaprire il gas per rilanciarsi.

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