GP Catalunya, Bezzecchi: “Qui ci si diverte di più con la Moto2”

GP Catalunya, Bezzecchi: “Qui ci si diverte di più con la Moto2”© Luca Gorini

Marco affronta il Montmelò per la prima volta nella top class: "Non si può usare tutta la potenza, si è sempre di traverso. Negli ultimi sei o sette giri di gara navigheremo"

03.06.2022 ( Aggiornata il 03.06.2022 19:40 )

Quattordicesimo, a circa un secondo di ritardo dall'Aprilia di Aleix Espargarò. Marco Bezzecchi vive da rookie della MotoGP il Gran Premio di Catalunya, appuntamento organizzato sulla pista del Montmelò. Il pilota Mooney VR46 ha già notato caratteristiche del tracciato situato nei pressi di Barcellona: "Sarà tosta qui - le sue parole - in gara. Negli ultimi sei o sette giri navigheremo. La moto sembrerà una barca".

Prima della domenica, c'è però il sabato: "Ecco, teoricamente, andremo più forte nella mattinata, sfruttando le temperature più basse. Oggi nel time attack ho avuto strane sensazioni con le gomme. Non ha lavorato bene e, in realtà, spero che non fosse un problema derivante dalla gomma. Preferisco sperare fosse un problema nostro".

Lo spera perché, qualora il problema fosse del team, sarebbe da loro meglio risolvibile: "Sì, dato che le gomme sono sempre molto buone. Magari, qui con la morbida, dotata di buon grip, la moto è andata un po' in difficoltà. O forse non guidavo io in maniera corretta. Guarderò la telemetria, ci ho fatto tre giri, ma ero impiccato. A destra si supera il cento per cento di usura, forse la dura ha possibilità di durata più alte".

Barcellona come Il Ranch di Tavullia


Ci si diverte in queste condizioni? La domanda è diretta: "Mmm. Meno del solito - la risposta del Bez -cioè, lo trovo divertente perchè con la potenza della MotoGP si sta sempre a bandiera, di traverso. Però, non si avanza, non si percorrono metri. Non si può usare potenza, è più divertente con la Moto2. Si viaggia forte solo in rettilineo".

Sarà come al Ranch, un festival delle derapate: "Sì, l'unico problema è che se derapi con la MotoGP, percorri poca strada. Insomma, è così. Qui in sella alla MotoGP è strano. In una pista 'normale', si esce dalle curve e si prova godimento. Qui, invece, la moto non tira. Se si mette potenza, si va più piano. Qui tutto gas si da in pochi punti. In curva sgomma, a volte anche in rettilineo. Con la soft mi chiudeva davanti, con la media no".

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