Honda LCR & Suzuki: novità aerodinamiche nella MotoGP di Assen

Honda LCR & Suzuki: novità aerodinamiche nella MotoGP di Assen© Mirko Colombi

La RC213 V satellite di Alex Marquez e la GSX-RR ufficiale di Alex Rins sfoggiano evoluzioni espressamente dedicate alle esigenze dei piloti

24.06.2022 ( Aggiornata il 24.06.2022 11:51 )

Ha piovuto nel primo turno di prove della MotoGP di Assen, ma l'acqua non ha arrestato i nostri passi lungo la pit lane del Van Drenthe. Tra un garage e l'altro, abbiamo ammirato diverse evoluzioni tecniche, in particolar modo evidenti in due box. LCR Honda e Suzuki Ecstar hanno portato ali dall'inedita conformazione. A giovarne, due Alex: Marquez e Rins.

Minor ala, più sensibilità per Alex Marquez


Interessante quanto fatto dal team di Lucio Cecchinello, in collaborazione con Honda e una azienda dedicata: ali ridotte per la RC213 V di Alex Marquez, evidenti nel disegno mai visto prima e dal color nero. La soluzione, come spiegato dal manager della squadra dell'ala dorata, ha un senso preciso.

Ovvero, una questione di sensibilità ai seminanubri: avendo minor carico all'avantreno, il fratello di Marc "sente" meglio la ruota anteriore, curvando preciso e compiendo meno sforzo tra mani, polsi, braccia e spalle. Vi sembra poco? No: risparmiare fatica significa godere di maggior efficacia.

Ponte alato per Alex Rins


Nell'obiettivo di conferire un fusso aerodinamico più "sincero", ad Hamamatsu hanno operato in tal senso: unire l'ala superiore al quella inferiore, evitando "spaccature" e conseguenti noie nella guida, in rettilineo come in piega, dove la GSX-RR numero 42 soffriva di turbolenze e scuotimenti.

Pare che, invece, adesso Rins abbia ulteriore stabilità dalla sua moto. Anche per Alex vestito d'azzurro, quindi, minor fatica e crescente resa, sopratutto sulla lunga distanza. Vedremo se le seguenti soluzioni saranno provate anche in condizioni di asciutto.

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