Dovizioso: “Non mi sono adattato alla Yamaha, e ora è dura fare cambiamenti”

Dovizioso: “Non mi sono adattato alla Yamaha, e ora è dura fare cambiamenti”© Luca Gorini

“Non essendo troppo competitivo ho maturato questa decisione” dichiara l’alfiere Yamaha WithU RNF

05.08.2022 09:26

Dopo l’annuncio di volersi ritirare dalla MotoGP dopo il Gran Premio di San Marino, Andrea Dovizioso ha incontrato i giornalisti per una conferenza stampa dedicata per fare il punto riguardo la sua decisione, oltre che parlare anche della imminente gara inglese. 

Oggi in MotoGP è più difficile apportare cambiamenti alla moto


Essendo una persona razionale ed autocritica – esordisce Dovizioso – c’è sempre una motivazione importante per fare qualcosa. Purtroppo non sono riuscito ad adattarmi bene alla Yamaha per fare certi risultati. Avrei voluto lavorare su certi aspetti strutturali della moto ma durante la stagione non c’è stata la possibilità.”

Con Yamaha ho un buon rapporto – prosegue il forlivese - mi sono aperto, ho fatto dei meeting per cercare di capire quali erano le intenzioni e su cosa si voleva lavorare.
In MotoGP per fare grossi cambiamenti alla moto ci vuole del tempo e non c'è possibilità per farlo, nonostante la mia esperienza; di conseguenza quando vedi di non riuscire a essere troppo competitivo, la mente continua a fare certi ragionamenti che ad un certo punto mi hanno portato alla decisione
.” 

Quando sono arrivato in Ducati – aggiunge il pilota Yamaha WithU RNF – le gare si facevano in un certo modo e le squadre erano strutturate in modo diverso, c’è stato un grossissimo cambiamento da quegli anni ad oggi. La Ducati che io ho trovato nel 2013 non aveva una base buona e c’erano tantissimi limiti.

La Yamaha, che è campione del mondo ed è prima in campionato, è una moto molto particolare a differenza del passato: molto bilanciata e lineare, non difficile, ma per certe prestazioni bisogna guidarla in un modo molto particolare, estremo. Quartararo guida così, riesce a sfruttare i lati positivi e ad andare forte senza dare troppa importanza ai lati negativi della moto.”

Dovizioso: “Decisione metabolizzata, la testa era già in quella direzione”


Come ti sei sentito il giorno che hai preso questa decisione? 

Sono razionale, non sono istintivo quindi non mi sveglio un giorno e prendo una decisione importante così. E’ metabolizzata, non è un grosso cambiamento nei ragionamenti. La testa ci è già andata in quella direzione. Quando ho preso la decisione definitiva ero già “settato”, non è un ritiro aggressivo, c’è stato già un assaggio l’anno scorso. Diciamo che è un ritiro “soft”.” 

Quando si sono ritirati i tuoi colleghi (Stoner, Rossi, Lorenzo), cosa hai pensato di loro? E adesso che ti ritiri tu, come rivaluti la loro decisione?

Come sempre finchè non ci si trova nella loro situazione…Non è che avessi opinioni nei loro confronti quando hanno preso la decisione, è una decisione personale. Si parla, si crede di sapere tutto però alla fine finchè non ci si trova nella situazione certi dettagli non si possono immaginare.”

Cosa hai pensato la prima volta che sei risalito sulla M1? 

Inizialmente è stata più complicata l’ergonomia perché non ci arrivavo a livello di larghezza e moto, avendo le leve corte ed essendo piccolo era molto più problematico riuscire a muovermi in moto per la larghezza del telaio. In gara ho capito la problematica del grip anomalo, ma alla prima gara non avevo la situazione sotto controllo.”

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