MotoGP, Rivola: “Motore ibrido come in F1? Uno strumento di marketing”

Vi ricordate il sound potente delle moto quattro cilindri dei prototipi da mondiale, ecco tenetevelo bene stretto perché potrebbe scomparire. L’idea che circola nel paddock è quella di portare il motore ibrido anche in MotoGP. Questo è quello che ha proposto recentemente Gigi Dall’Igna, o meglio, così è come vede il Motomondiale tra qualche anno.

C’è chi però questo cambiamento lo ha vissuto in prima persona. Stiamo parlando dell’AD di Aprilia Racing, Massimo Rivola, che prima di entrare nel mondo delle due ruote è stato al muretto delle mitiche V10 da Formula 1.

Rivola: “La chiave del successo è il rumore”

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Sulla questione l’AD ha un idea ben precisa e nessuno lo smuoverà. “Dovremmo evitare l'errore della Formula 1 - che ha cambiato totalmente il sound dei propulsori” dice Rivola in un intervista a Speedweek, rispondendo anche alla domanda sul perché portare questa “modifica” anche nelle moto: “Perché dovresti farlo? Perché vuoi mettere un po' meno carburante nel serbatoio?”.

Il progetto della Ducati

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Tutto dalla Casa di Borgo Panigale che vorrebbe portare prossimamente un nuovo progetto di motore. Per ora non si pensa ad un propulsore completamente ibrido, ma che recuperi una parte di energia cinetica. Questo però, come è successo in Formula 1, comporterebbe un aumento di peso non indifferente. “Non dobbiamo imitare la Formula 1. Il peso minimo delle vetture V6 da 1,6 litri oggi è di 948 kg. Nel 2013 con i motori aspirati V8 da 2,4 litri pesava ancora 642 kg. Aggiungendo la batteria e l'alternatore alle MotoGP da 157 kg dobbiamo aspettarci aumenti di peso simili. Le priorità sono chiare: dobbiamo garantire un bello spettacolo” conclude Massimo.