Test MotoGP, Marquez: “Ho guidato d'istinto, sul finale mi sono divertito”

Test MotoGP, Marquez: “Ho guidato d'istinto, sul finale mi sono divertito”© Luca Gorini

Marc commenta: "Il tempo è buono, ma la cosa più importante è che il corpo ha risposto bene. Aragon? Non è la priorità"

06.09.2022 ( Aggiornata il 06.09.2022 17:07 )

39 giri, 100 giorni dopo. Si può riassumere così l’atteso ritorno in sella di Marc Marquez a Misano, che ha dato il via al suo ritorno in sella sorprendendo subito tutti: girare a otto decimi circa dal miglior tempo di metà giornata infatti è tutt’altro che banale per un pilota fermo da così tanto tempo, ma in fondo che Marc sia un alieno lo si era capito già tempo addietro. Ad ogni modo lo spagnolo può sorridere, nonostante qualche difficoltà.
 
“Nella prima uscita non mi sono divertito per niente - apre Marc - ma giro dopo giro mi sono trovato meglio e mi sono divertito. Ho avuto la conferma che ancora so guidare una moto, anche se nel braccio mi manca molta forza. Dopo 100 giorni senza guidare l’ho fatto d’istinto, dato che non sai esattamente cosa fai. Il tempo è interessante, ma la cosa più importante è che il corpo ha risposto bene. Ho alle spalle solo due settimane di palestra ed una uscita in moto, quindi i tempi per lavorare sono stati abbastanza stretti”.
 
Cosa ti sei detto nel casco una volta in pista?
 
All’inizio mi sono detto “sopporta, sopporta, sopporta” (ride ndr), dato che le prime frenate sono state impegnative. Il corpo comunque mi ha seguito, nei cambi di direzione mi sono sentito bene, anche se qui non sono particolarmente impegnativi.
 
Ti sei divertito?
 
“Ho iniziato a farlo nelle ultime uscite, ma onestamente la sofferenza è stata superiore al divertimento. Questo comunque può succedere anche normalmente: il primo giorno di test in Qatar capita di soffrire, anche se hai fatto una perfetta preparazione, dato che queste moto sono molto impegnative. Tutti sono molto veloci, ma io mi sono concentrato su me stesso”.
 
La scelta di provare subito dei nuovi pezzi è stata tua o “suggerita” da Honda?
 
"Prima di iniziare io ed il team avevamo in mente due piani, entrambi nell’arco di 40 giri: il primo era di girare e cercare di migliorare piano piano il mio tempo, il secondo di provare, se me la fossi sentita, alcune novità tecniche. Già nella seconda uscita il mio tempo era buono, così ho iniziato a provare alcune cose legate all’aerodinamica. Quest’ultimo è l’aspetto su cui ci stiamo concentrando di più, dato che da regolamento potrei fare un ultimo upgrade in questa stagione. Domani cercherò di dare ulteriori info al team, dato che dopo 100 giorni è difficile capire tutto con esattezza: la cosa positiva è che i miei commenti sono stati identici a quelli di Bradl”.
 
Pensi che le brutte sensazioni del passato siano sparite grazie alla quarta operazione?
 
La posizione del braccio è più naturale, mi sono sentito sempre sicuro. Ho guardato un video per capire la differenza rispetto agli ultimi mesi, soprattutto nelle curve a sinistra. Anche in quelle a destra le cose vanno meglio, ma mi manca la forza. Ad oggi tengo una buona posizione ma solo per un paio di giri, poi torno come prima. Ora sento un braccio affaticato ma senza dolore”.
 
Domani sarai in pista?
 
Questo pomeriggio alternerò ghiaccio e fisioterapia, in modo da poter cercare domani di fare qualche giro in più. Per un attimo ho pensato di continuare a girare anche oggi pomeriggio, ma me lo hanno sconsigliato". 
 
Potremmo vederti ad Aragon?
 
“Faccio fatica a fare quattro giri di fila ad oggi, sarei forse potuto arrivare a dieci, quindi se la gara fosse domani non potrei correrla. Domani comunque non posso decidere se correre o meno ad Aragon: c’è una piccola possibilità ma non è la priorità”.

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