© Luca Gorini
Ancora una volta ad Aragon le moto italiane sul podio sono state tre, tra cui c’era la RS-GP dello spagnolo che continua a lottare per il titolo
20.09.2022 10:01
Mancava dal Gran Premio d’Italia sul podio Aleix Espargarò, dove ci è tornato ad Aragon al termine di un’altra prestazione decisamente positiva, conquistando così il suo sesto podio stagionale. Numeri importanti quelli del catalano di Aprilia, che a cinque gare dalla fine è in piena lotta iridata, lontano dalla vetta (occupata da Fabio Quartararo) per soli 17 punti.
Il titolo MotoGP è una realtà possibile
La favola del 33enne e della Casa di Noale continua alla grande, in una stagione in cui fin da subito si sono messi in mostra dimostrando di essere al livello dei migliori. La RS-GP aveva finalmente fatto quel passo in avanti necessario, lo stesso Aleix si è presentato in un’ottima forma psico-fisica e i risultati sono arrivati subito. Prima quel quarto posto in Qatar, poi la prima vittoria in MotoGP due gare dopo in Argentina, sia per lo spagnolo, sia per Noale, che ha rappresentato solo l’inizio di qualcosa di imporante. Ora che siamo arrivati alle battute finali della stagione la coppia è salda, Aleix sbaglia pochissimo e porta a casa il miglior risultato possibile, restando così attaccato a chi lo precede: Quartararo e Bagnaia.
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Inoltre bisogna parlare dell’alto livello tecnico della RS-GP. È vero che il titolo costruttori l’ha vinto Ducati, proprio ad Aragon, ma la Casa di Noale che ha molta meno esperienza è subito dietro e ha avuto una crescita davvero importante. E' sotto gli occhi di tutti che oggi contribuisce, insieme proprio all’azienda bolognese, alla leadership italiana in MotoGP. In quattro degli ultimi cinque Gran Premi le tre moto sul podio erano tutte italiane, e questo non è un caso. Anzi, la dice lunga sull'alta qualità portata in pista dal nostro Paese.
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