MotoGP, Motegi "casa Yamaha", ma Ducati favorite

MotoGP, Motegi "casa Yamaha", ma Ducati favorite© Luca Gorini

I tre diapason torneranno al successo o verranno assaliti dalle Desmosedici? Honda proprietaria del circuito, Marquez avrà una responsabiltà ulteriore. Aprilia mina vagante e "sorpresa del weekend". KTM punto interrogativo, Suzuki addio

20.09.2022 ( Aggiornata il 20.09.2022 14:07 )

Si torna a correre in Giappone, nella fattispecie a Motegi. Il Motomondiale non vi faceva tappa dal 2019, perciò sono passati tre anni, periodo in cui sono cambiate tante cose. Per esempio, la MotoGP non vedrà la presenza di Valentino Rossi, il campione del mondo non è Marc Marquez, bensì Fabio Quartararo. Appunto, il francese onorerà il Marchio sulla pista locale, o dovrà ancora abbassare la testa?

Motegi favorevole a Ducati: sarà vero?

I responsabili delle Case nipponiche tengono molto all'evento in programma nel weekend. Chi sostiene che per i giapponesi la gara più sentita dell'anno sia la 8 Ore di Suzuka, dovrebbe invece recarsi a Motegi, capendo così che - almeno in parte - si tratti quella di tesi fuoriluogo.

A proposito di luogo, già sappiamo che i vertici di Iwata chiederanno a Quartararo un lavoro extra. Ovvero, stare avanti il più possibile, meglio se davanti a tutti. Come se fosse facile, come se le Ducati non corressero. L'unica M1 forte è nelle mani del numero 20, lo sapete meglio di noi. Le Desmosedici sono contrariamente competitive con almeno 6 piloti.

Prendiamo due a caso: Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, coloro abbiano caratterizzato le trasferte di Misano ed Aragòn. Il torinese e il riminese partono in vesti di meglio quotati, per GP22 e GP21 capaci di sbaragliare il campo. Si dice che la Rossa sia favorita al Twin Ring ma, dal 2012 al 2019, ha siglato una sola vittoria. Andrea Dovizioso nel 2017.

Honda e Suzuki, ultima chance: occhio però alla RS-GP. E la KTM?

Tristi i cammini 2022 di Honda e Suzuki. A Tokio hanno perso idee e prestazioni, ad Hamamatsu la testa e la voglia di partecipare. Che disastro. Conoscendo bene l'orgoglio locale, giuriamo in una prova di riscatto per entrambi i marchi, non promettendo di prenderci. La pista appartiene al gigante dell'Ala dorata, lo sapevate? A ben pensarci, se Quartararo sarà pressato dai capi Yamaha, chissà Marc Marquez. Noi diciamo pure peggio. La HRC e le RC 213V devono fare bene a Motegi, punto e basta. La GSX-RR deve dire addio con onore, punto e basta. Il titolare Alex Rins si difenderà, la wild card Tsuda sostituirà contestualmente Joan Mir.

Che brutto. Anche perché Ducati e (mica l'abbiamo dimenticata, eccovela) Aprilia si daranno ben da fare. Pecco ed Enea, Aleix. Espargarò è in gioco per il titolo, provate a immaginare un podio siglato RS-GP o addirittura un successo in casa dei nippo... sarebbe come far saltare il banco più duro.

Per quanto riguarda il contingente KTM, sinceramente parlando, non sapremmo cosa pronostica. La verità è che Brad Binder sia andato forte al Motorland, però il podio manca dal successo ottenuto nella pioggia di Mandalika da Miguel Oliveira. Vedremo se un eventuale acquazzone darà chance per ripetersi.

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