Esclusiva MotoGP, Quartararo: "Lottando contro Marquez ho imparato tanto"

Esclusiva MotoGP, Quartararo: "Lottando contro Marquez ho imparato tanto"© Luca Gorini, Getty Images

Il campione del mondo in carica si è raccontato ai nostri microfoni, parlando della stagione in corso, ma non solo

22.09.2022 ( Aggiornata il 22.09.2022 14:33 )

Dieci punti di vantaggio su Francesco Bagnaia a cinque gare dalla fine, ma al giro di boa del Mondiale, dopo il Sachsenring, erano 91.

Fabio Quartararo si appresta a vivere un finale di stagione con il coltello tra i denti, ma se da una parte l’inferiorità tecnica della sua Yamaha al cospetto delle Ducati è evidente, dall’altro lato c’è la solidità del francese, figlia del titolo vinto nel 2021.

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Il bilancio di Fabio


Quest’anno Fabio ha sbagliato pochissimo – la caduta in Olanda è stata un temporale passeggero – e ha guidato magnificamente ottimizzando sempre il potenziale della sua M1. Ma soprattutto ha fatto la differenza mentalmente, gestendo le aspettative connesse al titolo da difendere, una popolarità ormai alle stelle non soltanto nella sua Francia, ma anche le giornate-no, non lasciandosi irretire da piazzamenti deludenti come il 4° di posto di Le Mans o il 5° di Misano.

Semplicemente perché in quei GP non avrebbe potuto fare di più. Di questo e tanto altro Quartararo ha parlato in esclusiva, con un linguaggio del corpo ancora più emblematico rispetto alle parole, come si conviene a un francese con origini italiane, restando sempre fedele ai concetti espressi a voce.

A due terzi di stagione, qual è il bilancio?

“(sbuffa) Non saprei onestamente da che parte cominciare. Sono in una terra di mezzo: sono contento perché siamo primi in campionato. Ma riconosco la difficoltà, perché in ogni gara soffriamo per provare a lottare per la vittoria. Ma in generale direi che quando si è primi è decisamente una buona stagione. E comunque, credetemi: sto imparando molto più che l’anno passato. È una buona esperienza per il futuro”.

Pensi che la lotta al titolo arriverà fino a Valencia?

“Spero di no, mi auguro che si concluda prima in mio favore. Dobbiamo rimanere concentrati, senza pensare al campionato, ottenendo il miglior risultato possibile in ogni gara”.

Sei il secondo pilota più giovane della MotoGP, ma sei già all’ottavo anno nel Mondiale: da quale avversario hai imparato di più?

“Marc Marquez, senza dubbio. Ho battagliato con lui soltanto nel 2019 e un po’ nel 2021, ma nel primo anno ho fatto due gare con lui fino al traguardo (Misano e Buriram, nde) e in quelle occasioni ho imparato di più. Non gli sono stato molto davanti, ma l’ho fatto nel momento più importante, ovvero nel finale. L’esperienza che maturi quando sei in pista con Marc, senza commettere errori, è davvero tanta”.

Sei l’unico a far viaggiare la Yamaha al top, la tua situazione ricorda proprio quella di Marquez con la Honda negli ultimi anni: trovi anche tu il comune denominatore?

“Un po’ sì. Perché ci sono stati anni in cui Marc è stato l’unico pilota veloce con la Honda e ora sono l’unico che riesce a essere davvero rapido con la Yamaha. Ma preferisco non pensarci".

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