GP Thailandia, Oliveira: "Il tempo dirà se sarò un rimpianto per la KTM"

GP Thailandia, Oliveira: "Il tempo dirà se sarò un rimpianto per la KTM"© Luca Gorini

Il portoghese ha portato la KTM per la seconda volta in stagione sul gradino più alto del podio, in una delle sue ultime gare in sella alla moto austriaca

02.10.2022 ( Aggiornata il 02.10.2022 13:38 )

Seconda vittoria in stagione e quinta in carriera in top class per Miguel Oliveira, come sempre velocissimo in condizioni di bagnato (e di misto). Il portoghese a fine campionato lascerà la KTM per salire in sella all'Aprilia, una nuova sfida alla quale si presenta nel migliore dei modi, essendo al momento, l'unico pilota insieme a Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e Fabio Quartararo, ad aver vinto più di una gara in stagione.

Dopo questo successo sorge spontaneamente il quesito circa la possibilità che KTM rimpianga il suo pilota nel 2023: "Sono contento di sposare il progetto Aprilia, sono sicuro che avremo una moto molto competitiva. Non so se sarò un rimpianto per la KTM, solo il tempo lo dirà". Questa la risposta del vincitore della corsa, ai microfoni di Sky Sport.

Oliveira analizza la stagione: "Binder è stato più bravo di me"

In questa stagione la KTM ha evidenziato alcuni limiti importanti sull'asciutto, mostrando al contrario una grande efficacia sul bagnato. Quando mancano ormai solamente tre gare alla fine della stagione, Oliveira ha fatto il punto della situazione su una moto in fase di crescita: "Già da un anno sappiamo quanto siamo veloci sul bagnato, riusciamo sempre a sistemare la moto in queste condizioni. Penso di essere bravo nel capire dove cercare il limite senza fare errori e questo ci permette di andare forte. Inoltre sono tranquillo e ho la mente libera, non avendo nulla da perdere in campionato. Oggi dovevo solo divertirmi e ho cercato di fare il massimo".

Infine, il portoghese ha spiegato le differenze di prestazioni che ci sono state duranto l'arco del campionato con il compagno di squadra, Brad Binder, quasi sempre più veloce: "Il margine di miglioramento è alto per la KTM. Oggi in MotoGP non c'è una moto facile; è importante fare bene con la squadra per ricavara tutto il massimo dalla moto. Sull'asciutto credo che sono riuscito a estrarre il potenziale della moto in delle occasioni. Binder però in questo è stato anche più bravo di me, è riuscito ad adattarsi alle caratterisiche della moto mentre io provavo a guidare solo con il mio stile".

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