MotoGP Thailandia, Quartararo dribla i media. Meregalli: "Non sappiamo cosa non è andato"

MotoGP Thailandia, Quartararo dribla i media. Meregalli: "Non sappiamo cosa non è andato"© Luca Gorini

Fabio non parla. Il Team Manager: "Forse la poca aderenza non ha aiutato. Ora è tutto aperto, serve attaccare"

02.10.2022 ( Aggiornata il 02.10.2022 13:53 )

Fabio Quartararo non si presenta davanti alla stampa, e questo racconta più di ogni altra cosa il suo stato d’animo dopo la debacle thailandese, che ha visto il suo vantaggio nei confronti di Pecco Bagnaia scendere a soli due punti. Al suo posto è intervenuto Maio Meregalli, Team Manager della squadra ufficiale di Iwata.
 
“Fabio non era del giusto umore per parlare. Non abbiamo ancora parlato con lui – ammette Meregalli – dato che appena rientrato ai box è andato a cambiarsi, ed è ancora nel suo ufficio. Come squadra dobbiamo capire cosa è successo: come tutti abbiamo fatto questa gara alla cieca, viste le prove asciutte, ma a differenza di Mandalika il bagnato non ci ha reso competitivi”.

Meregalli: “Forse la poca aderenza non ha aiutato Fabio”

Cosa ha frenato Fabio e la M1 a tuo parere?
 
“L’unica spiegazione che possiamo darci al momento è la differenza, rispetto a Mandalika, di aderenza. In Indonesia il grip era tanto, mentre qui molto meno, ma senza aver parlato con Fabio ed analizzato i dati possiamo solo fare ipotesi”.
 
Come vedi ora la lotta per il titolo?
 
“Ero più tranquillo con 90 punti di vantaggio. Adesso è tutto aperto, e quindi occorrerà sempre attaccare. Sono più ottimista per le prossime due gare (Phillip Island e Sepang ndr) piuttosto che per Valencia, ma ora serve pensare gara per gara e dare il massimo”.

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