In sella alla Honda del team LCR, lo spagnolo è stato protagonista di una grande rimonta sul bagnato, ma ancora una volta la sua prestazione è passata in secondo piano
Tra i numerosi temi che ci ha lasciato il Gran Premio di Thailandia della MotoGP a Buriram, uno che è passato in secondo piano è stato sicuramente quello riguardante Alex Marquez. Lo spagnolo, fratello minore di Marc, è stato tra i più veloci in gara in sella alla Honda del team LCR, dando vita ad una furiosa rimonta che l'ha visto risalire la classifica dalla ventesima casella in griglia all'ottava sotto la bandiera a scacchi, ad un soffio dal sesto posto.
In una delle stagioni più complicate di sempre per la Honda e per tutti i suoi piloti nella classe regina, sul tracciato thailandese Alex ha colto la sua seconda Top 10 del 2022 dopo quella di Portimao ad inizio anno, dimostrando di non essersi arreso in un momento così difficile. Tuttavia, la sua ottima gara non ha ricevuto il risalto che avrebbe meritato, come spesso capita con il centauro dal cognome “scomodo”.
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In questi tre anni in MotoGP, il più giovane dei Marquez ha dovuto fare i conti con una RC213V spesso inguidabile per tutti, ottenendo comunque due podi e un'altra Top 5. Un bottino misero per un due volte campione del mondo nelle classi minori, il cui trend potrebbe però cambiare nel 2023, quando saluterà definitivamente la Casa giapponese.
Nella prossima stagione, infatti, Alex prenderà il posto di Enea Bastianini in sella alla Ducati del team Gresini, al fianco di Fabio Di Giannantonio. Un cambiamento importante, ma che potrebbe permettere, finalmente, di dimostrare tutto il proprio potenziale anche ad un dei piloti più sottovalutati attualmente in griglia in MotoGP.
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