MotoGP: Uncini lascia il ruolo di responsabile della sicurezza. Al suo posto il nipote di Ezpeleta

MotoGP: Uncini lascia il ruolo di responsabile della sicurezza. Al suo posto il nipote di Ezpeleta© Luca Gorini

L'ex pilota italiano dice basta: "Voglio stare di più con la mia famiglia". Pronto a succedergli Tomè Alfonso, chiamato ad una doppia missione

04.11.2022 ( Aggiornata il 04.11.2022 17:38 )

Finisce un’era per la MotoGP. Dal 2023 infatti Franco Uncini non rivestirà più il ruolo di responsabile della sicurezza FIM per i Gran Premi, lasciando un vuoto che il suo successore Tomè Alfonso cercherà di colmare. Una decisione maturata già l’anno passato, divenuta però realtà solo nel corso di questo 2022, ed annunciata in conferenza stampa questa mattina a Valencia. 
 
“Questo sport è sempre stato al centro del mio mondo – le parole di un commosso Uncini – ma ora voglio passare più tempo con la mia famiglia. Al contempo voglio rallentare, e lasciare spazio ai giovani. Ho passato tante notti insonni ricoprendo il mio ruolo attuale, ma è stato un piacere. Ho consigliato personalmente Tomè, vista la sua esperienza nell’ambito della sicurezza dei tracciati. Non è un ex pilota? Vero, ma come ex pilota c’è già Loris (Capirossi ndr), che in realtà non ha mai smesso di guidare (ride ndr)”.
 
Come detto toccherà ad Alfonso non far rimpiangere Uncini, così come dovrà far dimenticare con il suo operato di essere il nipote del CEO Dorna Carmelo Ezpeleta.
 
“Nella famiglia di Dorna vi sarà sempre un posto per Uncini – il commento dello stesso Ezpeleta – ma capisco la sua voglia di passare del tempo con i suoi cari. Averlo con me in questi anni è stato davvero fondamentale, come sono stati importanti i momenti che Tomè ha passato al suo fianco nel corso di questa stagione”.

Viegas: "Non abbiamo chiesto un parere ai piloti, non c'era motivo"

Se trovate una persona più in gamba di Tomè fatemi sapere – l’ironico pensiero del presidente della FIM Jorge Viegas – e comunque non lo abbiamo scelto per via delle sue parentele. Franco (Uncini ndr) è stato fondamentale per tutti noi: abbiamo cercato in tutti i modi di convincerlo a restare, ma senza successo. Secondo me si pentirà a giorni della sua scelta (ride ndr), in ogni caso lo aspetteremo nel paddock a braccia aperte”.
 
Viegas ha poi voluto puntualizzare un importante tema legato alla sicurezza, confermando al contempo come ancora una volta i piloti non siano stati chiamati in causa per la decisione.
 
“Per me Superbike e MotoGP necessitano dello stesso grado di sicurezza. Non abbiamo parlato con i piloti di questo cambio di guardia, ma è giusto così: il nostro ruolo è quello di fare il loro interesse, loro hanno una mentalità diversa. Ora l’unica dinamica che porta agli incidenti mortali è l’investimento, un qualcosa su cui possiamo fare poco, ma possiamo lavorare su tutto il resto”.

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