La casa di Borgo Panigale conquista finalmente il titolo mondiale dopo averlo inseguito per anni senza riuscirci. L'ultimo iride risale al 2007 con l'australiano

Bagnaia iridato: il Rosso Ducati in cima al mondo 15 anni dopo Stoner

<p>Con la vittoria iridata di Pecco Bagnaia, <strong>la Ducati torna sul tetto del mondo dopo ben 15 anni dall'ultima volta</strong>, quando Casey Stoner riuscì nell'impresa di portare il primo titolo piloti della storia alla casa italiana, in top class. Parliamo dell'annata 2007, quando sia la MotoGP che il mondo intero avevano decisamente un altro aspetto rispetto a quello di oggi. Svariate volte la Ducati ha provato a tornare alla vittoria, <strong>cercando un successo che per tanti anni è sembrato irrangiugibile e quasi maledetto</strong>. Moto, tecnici e piloti si sono succeduti nel box bolognese, ma per arrivare al trionfo sono state necessarie 15 stagioni. Andiamo a ripercorrere le tappe che hanno portato la Ducati nuovamente e finalmente sulla vetta più alta del motociclismo: <strong>da Casey Stoner a Valentino Rossi, da Andrea Dovizioso a Jorge Lorenzo e ovviamente Pecco Bagnaia.</strong></p>

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<h2>2011\2012 - la Ducati si affida a Valentino Rossi</h2>

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<p>Nel 2008, dopo aver strenuamente difeso con onore il titolo conquistato l'anno prima, Casey Stoner dovette cedere a Valentino Rossi, vendicatosi in relazione all'anno precedente. I successivi due anni in sella alla Rossa, non furono facili per l'australiano, che nonostante tutto conquistò altri sette GP, senza però riuscire a lottare per il titolo. Nel 2011 il leggendario pilota australiano passò alla Honda e <strong>la Ducati si affidò a Valentino Rossi per puntare al titolo</strong>, all'epoca la scelta migliore che si potesse prendere. Sotto la guida dell'ingegnere Filippo Preziosi, il 9 volte iridato però, non riuscì ad essere competitivo, rivelando una grande difficoltà nella guida di <strong>una moto che per la prima vera volta fu messa in discussione</strong>. Il biennio "Rossi-Rossa" fu disastroso, probabilmente il punto più basso toccato da entrambe le icone italiane. La coppia tricolore raccolse solo tre podi e si separò alla fine del 2012.</p>

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<h2>2013\2014 - L'arrivo di Andrea Dovizioso e di Gigi Dall'Igna: inizia una nuova era</h2>

<p>Nel 2013 Valentino Rossi torna in Yamaha e <strong>la Ducati si affida ad Andrea Dovizioso</strong>, non il pilota più veloce in circolazione ma sicuramente uno dei più bravi dal punto di vista della preparazione e dello sviluppo della moto. La stagione 2013 si dimostra l'ennesimo fallimento per la Rossa, che per la prima volta da quando è approdata in classe regina nel 2003 <strong>conclude l'anno senza andare mai a podio</strong>. Nel 2014 però arriva direttamente dall'Aprilia, Gigi Dall'Igna, che prende il posto di Filippo Preziosi e rivoluziona lentamente il progetto Ducati, iniziando un percorso che farà diventare la moto italiana la migliore dell'intero schieramento MotoGP sotto ogni aspetto, non solo dal punto di vista del motore, storico punto di forza della Rossa. <strong>Nel 2014 si iniziano a vedere i primi segnali di ripresa, </strong>infatti la coppia di piloti formata da <strong>Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow</strong> torna sul podio complessivamente in tre occasioni.</p>

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<h2>2015 - Dovizoso e Iannone infiammano i tifosi Ducati</h2>

<p>Nel 2015 la Ducati si presenta con<strong> la prima moto targata Dall'Igna</strong> e i risultati si vedono sin dalla prima gara del Qatar, dove Andrea Dovizioso ed il nuovo compagno di squadra Andrea Iannone lottano con Valentino Rossi per la vittoria. Alla fine del campionato il forlivese conclude in settima posizione, <strong>con cinque podi all'attivo</strong>, a conferma della competitività di una moto che inizia a far parlare di sè. Riesce a fare ancora meglio Andrea Iannone, che termina la stagione in quinta posizione con tre podi conquistati.</p>

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<h2>2016 - Il ritorno alla vittoria, sei anni dopo l'ultima volta</h2>

<p>Il 2016 è l'anno della consacrazione e del ritorno tra i grandi per la Ducati che torna al successo vincendo due GP. In Austria si concretizza la storica vittoria; <strong>Andrea Iannone sale sul gradino più alto del podio</strong> e riporta il successo alla casa di Borgo Panigale <strong>dopo sei anni dall'ultima volta, e cioè dalla vittoria di Stoner in Australia nel 2010</strong>. Sul circuito del Red Bull Ring la Ducati piazza la doppietta, a dimostrazione della bontà di una moto che convince sempre più. Qualche gara dopo, in Malesia, tocca ad Andrea Doviziooso prendersi la scena, vincendo sul bagnato e conquistando <strong>il primo successo della sua storia in Ducati</strong>.</p>

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<h2>2017 - Andrea Dovizioso in lotta per il mondiale; Jorge Lorenzo sbarca in Ducati</h2>

<p><strong>Nel 2017 la Ducati è in lotta per il titolo</strong> con un Andrea Dovizioso in stato di grazia per gran parte della stagione. <strong>Il forlivese conquista ben sei GP</strong> e lotta con Marc Marquez per la conquista del mondiale, dando vita ad una delle rivalità più belle degli ultimi anni. In occasione della stagione 2017<strong> la Ducati ingaggia Jorge Lorenzo</strong>, in un binomio che ricorda molto quello composto tra Rossi e la Rossa. La prima stagione del maiorchino si rivela complessa e senza particolari exploit, anche se arrivano tre podi. <strong>La moto progredisce ancora</strong>, soprattutto nel suo punto di maggior debolezza, ovvero la velocità in percorrenza di curva, specifica peculiarità dello stesso Lorenzo. </p>

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<h2>2018 - Jorge Lorenzo si prende la Rossa; Andrea Dovizioso ancora una volta vice-campione del mondo</h2>

<p>A fine 2018 Jorge Lorenzo lascerà la Ducati dopo aver preso le misure di una moto che si dimostra sempre più versatile. <strong>Il maiorchino vince tre GP</strong> dimostrando una pulizia ed un'efficacia di guida che fa brillare gli occhi di tutti gli appassionati. Andrea Dovizioso si conferma estremamente competitivo e si dimostra ancora una volta l'avversario più credibile di Marquez. Tuttavia il titolo continua a non arrivare sebbene la moto dia l'impressione di essere ormai la migliore dell'intera griglia.</p>

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<h2>2019 - Danilo Petrucci fa sognare tutti al Mugello, i risultati però stentano ad arrivare</h2>

<p>L'anno dopo la Ducati sceglie Danilo Petrucci per affiancare Andrea Dovizioso nel team ufficiale. La gara più bella va in scena al Mugello quando le due Rosse battagliano con Marc Marquez in una gara al cardiopalma. Alla fine, vince Danilo Petrucci al suo primo successo in MotoGP, davanti allo spagnolo e al forlivese. <strong>Il resto della stagione però non è così esaltante</strong>; non arriveranno altri squilli per il ternano che termina in sesta posizione in campionato. Leggera flessione per Dovizioso rispetto agli anni precedenti, <strong>il forlivese vince solo due GP ma termina per la terza volta consecutiva in seconda posizione in campionato</strong>. La moto è ormai in pianta stabile ai vertici della MotoGP ma la maledizione del titolo continua. Inoltre, iniziano ad avanzare i primi dubbi sulla qualità dei piloti, i maggiori indiziati per un obiettivo che stenta ad essere realizzato.</p>

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<h2>2021 - Bagnaia tra i grandi, il finale di stagione fa sognare</h2>

<p><strong>Il 2020 è una stagione deludente per la Ducati</strong> che non sfrutta l'occasione di un campionato ristretto per numero di gare (causa Covid) ed in cui è venuto meno <strong>Marc Marquez, caduto rovinosamente a Jerez</strong>. Andrea Dovizioso non dimostra il solito feeling con la sua moto e termina il campionato con una sola vittoria. A fine anno, dopo 8 stagioni con la moto di Borgo Panigale il forlivese lascia la squadra con la quale più volte ha sfiorato il tanto agognato obiettivo. <strong>Nel 2021 la Ducati cambia pelle affidandosi ai giovani Jack Miller e Pecco Bagnaia</strong>.</p>

<p>In molti credono e puntano sul pilota della VR46 Academy, <strong>campione del mondo della Moto2 nel 2018</strong> e autore di buone prestazioni in top class con il team Pramac, seppur troppo saltuarie. Il piemontese si fa attendere per quasi tutta la stagione ma <strong>ad Aragon conquista la prima vittoria in MotoGP</strong> al termine di un gran duello con Marquez. Questo successo "sblocca" definitivamente il 25enne di Chivasso che nelle successive cinque gare conquista altre tre vittorie. Il titolo sfugge ancora e viene vinto da Fabio Quartararo proprio su Bagnaia, che però si candida fortemente per il 2022.</p>

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<h2>2022 - Il ciclo si chiude. Bagnaia conquista il titolo e la Ducati torna sulla vetta del mondo dopo 15 anni</h2>

<p>Dopo sette vittorie ed una rimonta storica partita con 91 lunghezze da recuperare su Quartararo, <strong>Bagnaia riporta il titolo alla casa di Borgo Panigale</strong>. Un successo figlio di una moto incredibilmente performante sotto tutti i punti di vista, divenuta l'assoluto riferimento della classe regina e di un pilota che a tratti è sembrato inarrestabile, soprattutto quando sentiva la moto nelle sue mani al cento per cento. <strong>Bagnaia è apparso il pilota che più di tutti ha preso qualcosa da ognuno dei suoi precedessori</strong>, divenendo il perfetto erede della storia degli ultimi 15 anni in sella alla Rossa italiana. L'allievo di Valentino Rossi nella guida si è mostrato come il mix tra Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso, riportando un titolo che mancava dai tempi di Casey Stoner. </p>

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<p>La casa di Borgo Panigale conquista finalmente il titolo mondiale dopo averlo inseguito per anni senza riuscirci. L'ultimo iride risale al 2007 con l'australiano</p>
