Bagnaia campione, Ciabatti: "Vittoria più difficile di quella del 2007"

Bagnaia campione, Ciabatti: "Vittoria più difficile di quella del 2007"© Luca Gorini

Il direttore sportivo di Ducati ha analizzato il percorso che ha riportato la casa di Borgo Panigale in vetta al mondo dopo 15 anni dall'ultima volta 

06.11.2022 ( Aggiornata il 06.11.2022 16:30 )

La Ducati è tornata sul tetto del mondo dopo 15 anni dall'ultima volta; un successo agognato e fortemente desiderato da una casa che negli anni ha speso risorse economiche e umane per arrivare all'obiettivo mondiale. Uno sforzo di tutta la famiglia di Borgo Panigale che nelle parole del direttore sportivo Paolo Ciabatti ha analizzato il risultato ottenuto, tanto speciale quanto storico: "Agostini è stato l'ultimo pilota in grado di vincere su moto italiana, nel 1972. Cinquant'anni dopo, un lasso di tempo impressionante, un italiano è tornato a vincere su moto italiana. Un risultato importantissimo per tutti noi e per l'Italia".

Ciabatti sceglie il titolo del 2022, rispetto a quello del 2007

Per ritrovare una Ducati iridata (in termini di classifica piloti) bisogna risalire al 2007, quando Casey Stoner regalò alla casa italiana il primo titolo della sua storia nel motomondiale. Paolo Ciabatti ha sottolineato l'importanza del titolo vinto da Bagnaia, reputandolo più difficile e perciò speciale: "Meno male che è finita così, è stata una settimana di tensione in crescendo. Ovviamente sapevamo che Quartararo doveva fare un'impresa però è un pilota forte quindi dovevamo stare attenti fino a che non eravamo matematicamente vittoriosi. Siamo riusciti finamente a vincere il mondiale piloti, un titolo che mancava dal 2007, oggi è un'altra MotoGP, con tanti piloti forti e tante marche in pista. Non voglio togliere nulla a quello del 2007 ma forse il campionato di quest'anno è stato ancora più difficile".

Il manager italiano ha poi continuato evidenziando l'importanza di questo titolo e non ha perso occasione di lodare Bagnaia: "Significa tanto per noi, per il lavoro che abbiamo fatto nel reparto corse. A prescindere da alcune polemiche penso che Pecco si sia dimostrato un grandissimo pilota, non c'è nulla da dire in più. Lui è stato il pilota che ha fatto più giri in testa, perciò non si può dire nulla".

Ciabatti: "Nel 2023 avremo la squadra più forte"

Il direttore sportivo si è soffermato sulla qualità della moto, per anni apparsa come la più veloce, ma mai vincente in ottica iridata: "Sapevamo di avere una moto veloce ma che doveva migliorare in alcune aree, ma la ricetta della moto perfetta non esiste. Siamo riusciti a costruire una moto che ha consentito a sette piloti di fare pole e podi". Il processo che ha portato alla vittoria la casa di Borgo Panigale è passato attraverso la valorizzazione dei giovani: "Nel 2020 abbiamo deciso di fare una svolta, prendendo molti giovani, abbiamo preso Bagnaia non senza qualche critica. Credo che i risultati di questo campionato abbiano dimostrato la bontà di quelle scelte".

Il momento in cui si è capito che il sogno poteva tramutarsi in realtà è chiaro: "Quando abbiamo vinto quattro gare consecutive abbiamo capito che potevamo farcela e lì ci siamo ancora di più impegnati perchè eravamo convinti che il traguardo era possibile. Quando eravamo a meno 91 punti eravamo meno ottimisti. Non avevano nulla da perdere perciò abbiamo lavorato gara per gara. Abbiamo fatto qualcosa di clamoroso nel recuperare tutto quel gap".

Anche il futuro può sorriedere, in vista di un 2023 in cui la squadra ufficiale vanterà i due piloti più vittoriosi dell'anno in termini di GP: "Spero che sia l'inizio di una nuova era. C'è una generazione di piloti giovani e velocissimi. Ducati ha la moto più competitiva della griglia e per l'anno prossimo puntiamo a fare ancora meglio. Sulla carta abbiamo la squadra più forte per l'anno prossimo, con i due piloti che hanno vinto più gare di tutti quest'anno.  

MotoGP, Pecco "Settebellezze": settimo iridato italiano in top class

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi