MotoGP Test Valencia: Aprilia la migliore, deludono Honda e Yamaha

MotoGP Test Valencia: Aprilia la migliore, deludono Honda e Yamaha© Luca Gorini

Il test spagnolo ha fatto intravedere i primi valori in campo della stagione 2023. Passi in avanti importanti per Aprilia, la Ducati si conferma mentre le case giapponesi faticano

10.11.2022 16:47

Con il test di Valencia andato in scena un paio di giorni fa, la MotoGP dà l'appuntamento al prossimo anno, quando tornerà in pista per i test invernali di Sepang. Una sessione di prove decisamente importante, forse ancor più rispetto agli anni precedenti, in virtù del fatto che i piloti della classe regina hanno potuto godere di un solo giorno di prove, indispensabile per raccogliere i dati in vista del lavoro che le case dovranno fare sulle moto in questi mesi. È tempo dunque di tracciare un primo bilancio di quello che si è potuto intravedere sul circuito Ricardo Tormo in relazione alle moto versione 2023. Alcune case, come l'Aprilia e la Ducati, sono apparse già molto competitive mentre le giapponesi Yamaha e Honda hanno deluso le aspettative, non portando gli aggiornamenti desiderati dai loro piloti di riferimento, rispettivamente Fabio Quartararo e Marc Marquez.

Alla fine della giornata a prendersi la scena è stato Luca Marini, mostratosi ancora una volta veloce sul circuito Ricardo Tormo. Alle sue spalle un ottimo Maverick Vinales, protagonista di un passo gara molto consistente in sella ad un'Aprilia, che come vedremo, lascia la Spagna consapevole di essere stata probabilmente la migliore di tutta la sessione. Terzo tempo per Marco Bezzecchi, che come il compagno di squadra Marini, non ha avuto materiale nuovo da testare.

Ducati e Aprilia sorridono. Bagnaia soddisfatto, Oliveira già veloce


Ducati e Aprilia sono state le protagoniste della stagione appena finita; la prima si è issata a riferimento assoluto della top class mentre la seconda è stata al centro di un percorso di crescita e sviluppo tanto sorprendente quanto efficace. Ebbene, anche le nuove moto versione 2023 sembrano aver convinto, a dimostrazione di una base di lavoro già estremamente competitiva. Come aveva già anticipato il team manager Davide Tardozzi, la casa di Borgo Panigale a Valencia non si è presentata con la moto 2023 (per la quale bisognerà aspettare il test di marzo di Portimao) ma ha portato alcuni aggiornamenti importanti che si vedranno sulla moto della prossima stagione. Novità riguardanti l'aereodinamica ed il motore, con il fine di avere un'erogazione più dolce.

In casa Ducati, dopo il titolo mondiale conquistato da Pecco Bagnaia, possono continuare a sorridere anche in preparazione della stagione che verrà. Lo stesso neo campione del mondo si è detto soddisfatto per il materiale ricevuto e provato, cosi come Enea Bastianini, fresco di debutto nel team ufficiale. I due nuovi compagni di squadra hanno concluso il test rispettivamente in dodicesima e decima posizione, senza però realizzare un time-attack, a dimostrazione della fiducia nella propria competitività. A conferma della bontà della moto italiana è da evidenziare anche l'ottima prestazione di Fabio Di Giannantonio, per la prima volta in sella alla GP22 e autore del sesto tempo. Buon esordio per Alex Marquez, 15esimo e distante dalla vetta per poco più di sei decimi.

Le novità della casa di Noale


La regina del test spagnolo è stata l'Aprilia; la casa di Noale portava tante novità ciclistiche ed elettroniche al fine di ricercare più grip possibile specialmente nel primo momento d'accelerazione. La casa italiana è sembrata essere quella meglio attrezzata e maggiormente pronta in vista della moto del prossimo anno, come hanno dimostrato i tempi e le prestazioni offerte da quasi tutti i suoi piloti. Maverick Vinales ha stampato il secondo miglior tempo di giornata a poco più di due decimi da Marini mentre il compagno di squadra Aleix Espargarò ha terminato quinto. Il risultato più eclatante e per certi versi migliore dal punto di vista della competitività della moto, riguarda il quarto tempo di Miguel Oliveira, protagonista di un ottimo esordio in sella all'Aprilia del Team RNF. Il portoghese ha mostrato sin da subito una grande sintonia con la nuova moto, rivelandosi già molto veloce. Resta ancora l'incognita Raul Fernandez, solo 21esimo.

Marquez e Quartararo lasciano Valencia scontenti e delusi


Ci si aspettava molto di più dalle case giapponesi. Al termine del test le dichiarazioni di Marquez e Quartararo hanno evidenziato una forte delusione, carpita anche dal monitor dei tempi. Il francese ha chiuso in nona posizione alle spalle di Binder e Martin, mentre lo spagnolo ha concluso in 13esima casella, davanti ad Alex Marquez, pol Espargarò e Jack Miller. Nello specifico, Marc Marquez è stato molto duro con i vertici della moto di Tokyo, non nascondendo una certa delusione per la strada (al momento) intrapresa dalla moto 2023. Come affermato dallo stesso Marquez, la natura della moto è rimasta la stessa della stagione appena terminata, con un'anteriore difficile da interpretare ed una moto complessa nell'essere portata a limite. L'hanno dimostrato anche le prestazioni dei due nuovi arrivati, Joan Mir e Alex Rins, i quali hanno terminato il test rispettivamente in 18esima e 20esima posizione. 

Difficoltà evidenti anche per la Yamaha sebbene i due piloti ufficiali, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, abbiano espresso un giudizio diverso tra loro. Il francese ha evidenziato un pericoloso e deludente stallo per ciò che riguarda il motore, non avendo avuto a Valencia gli step desiderati. Discorso leggermente diverso per Morbidelli, apparso più soddisfatto del lavoro della casa di Iwata. In ogni caso, è evidente come sia per Yamaha che per Honda la strada per avvicinarsi ai livelli di Ducati continua ad essere lunga e tortuosa. Al momento i problemi di entrambe le moto 2023 sono gli stessi di quelli mostrati fino ad ora, un campanello d'allarme per le ambizioni iridate di Quartararo e Marquez.

Tanto lavoro per KTM


Giudizio rimandato per la KTM, che con tutti i suoi piloti ha svolto un gran lavoro in termini di giri in pista e materiale provato. Nel box austriaco gli occhi erano tutti puntati su Jack Miller, protagonista di un approccio comprensibilmente complesso in sella alla sua nuova moto. L'australiano ha terminato il test in 16esima posizione alle spalle di Pol Espargarò, rientrante sulla moto austriaca dopo l'esperienza in Honda. Il fratello di Aleix è apparso moderatamente soddisfatto, cosi come Brad Binder, al momento il pilota di riferimento di una moto dall'alto potenziale. Da segnalare infine, la 22esima posizione del campione del mondo della Moto2 Augusto Fernandez, in legittima difficoltà alla sua prima uscita in top class.

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