SBK, MotoGP e non solo: un 2022 Rosso da favola quello di Ducati

SBK, MotoGP e non solo: un 2022 Rosso da favola quello di Ducati

Due triple corone, l'ennesimo titolo italiano ed un futuro pieno di nuove sfide elettriche e non: storia di un successo sudato e meritato

20.11.2022 ( Aggiornata il 20.11.2022 08:22 )

MotoGP: l’olimpo si tinge di rosso

Nel raccontare il 2022 magico di Borgo Panigale non si può non partire dal categoria regina del panorama motociclistico mondiale, dove Ducati ha decisamente dichiarato guerra alla concorrenza anno dopo anno. Le 8 moto portate in griglia di partenza in Qatar hanno testimoniato subito come le Desmosedici – sia GP21 che 22 – fossero le moto più ambite, così come hanno confermato l’impegno crescente di Ducati, sottolineata anche dalla presenza in pista costante del tester Michele Pirro.
 
Una volta spenti i semafori, il resto è divenuta storia. La copertina l’ha ovviamente presa Pecco Bagnaia, con una rimonta storica su Fabio Quartararo e la conquista di quel titolo piloti che Ducati aspettava dal 2007, ma intorno non sono mancati i dati da ricordare. In primis il titolo costruttori – il terzo di fila – e quello team da parte della struttura ufficiale, che con i suoi due portacolori Jack Miller e Bagnaia ha ottenuto 8 vittorie.
 
Allargando l’analisi a tutte le Ducati presenti in pista poi continuano le soddisfazioni: alle già citate vittorie del team ufficiale con la GP22 si aggiungono infatti le 4 di Enea Bastianini in sella alla GP21 del team Gresini, nonché un totale di 32 podi e 16 pole position con 7 piloti diversi, con almeno un pilota Ducati sul podio nelle ultime 26 gare disputate. Insomma, davanti a certi numeri è difficile aggiungere qualcosa di maggiormente significativo. Ora la nuova sfida si chiama futuro, dato che come confermato dallo stesso Gigi Dall’Igna “vincere è difficile, ma riconfermarsi ancora di più”.

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