Senza l'annuncio del ritiro, Suzuki avrebbe vinto il titolo MotoGP?

Senza l'annuncio del ritiro, Suzuki avrebbe vinto il titolo MotoGP?© Luca Gorini

La GSX-RR era competitiva, i piloti pure: prima della cattiva notizia, Alex Rins aveva ottenuto due podi, ricoprendo la terza posizione in classifica. I successi sono arrivati nel finale, quasi inutilmente

29.11.2022 ( Aggiornata il 29.11.2022 11:15 )

Di Marchi entranti e uscenti dalla MotoGP ne abbiamo visti, ma la Suzuki resta unica nel suo genere, per diversi motivi. Il più eclatante, non aver rispettato in contratti in essere, stipulati con Dorna, IRTA e MSMA. Oltre all'impegno preso con la FIM. Al danno, si è aggiunta la beffa: la GSX-RR è risultata competitiva, cioè, vincente. Altro peccato originale, pagato caro in termini di immagine.

Suzuki ha ritirato una moto (forse) al pari di Ducati

Al pari della Desmosedici no, tuttavia estremamente equilibrata, efficace, "facile" da guidare e bellissima. Che non guasta affatto. La GSX-RR è piaciuta ai piloti, Alex Rins e Joan Mir, da subito. Con qualche fortuna in più nella scelta delle gomme, i Gran Premi del Qatar e Indonesia avrebbero portato al team Ecstar almeno un podio, arrivato in Argentina e ripetuto in Texas.

Il catalano numero 42, infatti, si è presentato a Jerez secondo in classifica, forte anche del quarto posto ottenuto a Portimao. Insomma prima della tappa andalusa regnavano nel box ottimismo e fiducia, annichilita non tanto dallo zero rimediato nella domenica dell'Angel Nieto, quanto per il misfatto accaduto il giorno dopo.

Era occasione di test, Alex ricopriva comunque una ottima terza provvisoria piazza nella graduatoria generale, si pensava già a Le Mans. Lo faceva pure Joan Mir, contestualmente al lavoro per rinnovare il contratto con Costruttore e squadra. Invece, booom, è esplosa la bomba: il ritiro è ventilato in pit lane ancor prima che Suzuki diramasse comunicati ufficiali. La bomba, in effetti, anziché esplodere è implosa, perchè dalla Francia alla Germania le delusioni rimediate si sono sprecate, a dispetto di una quattro cilindri in linea davvero eccellente. 

Aprilia e Kawasaki uscirono dopo scarsi risultati. Suzuki dopo vittorie

La differenza tra Aprilia e Kawasaki è questa: oggi vediamo in griglia (fortissime) RS-GP, di Ninja nemmeno una. Ciò perché ritirata la RS Cube a tre cilindri alla fine del 2004, la Casa di Noale abolì il complicato tre cilindri, dedicando tempo e denaro al futuro quattro. Ottima scelta, lo vedete oggi.

Ad Akashi entrarono in MotoGP, poi uscirono a fine 2008. Lasciate stare il progetto Ayate 2009, quello era "materiale di recupero" portato in pista da Marco Melandri, noi parliamo dellla ZX-RR ufficiale e dei relativi piani di sviluppo. John Hopkins e Anthony West hanno fatto quanto potevano fare, prima del ritiro da parte del Marchio.

Suzuki, contrariamente, è uscita dopo podi e vittorie. Alex Rins si è imposto a Phillip Island e Valencia ma, sensazione, senza tribolamenti, "tradimenti" patiti, incertezze sul futuro e morale basso, magari, avrebbe reso la vita più dura a Pecco Bagnaia. Dite di no? Eppure, la moto c'era. Il team anche. La manetta altrettanto. Se solo non si fosse commesso il terribile harakiri...

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi