MotoGP, Marco Bezzecchi: "Ad Assen è scattato qualcosa"

MotoGP, Marco Bezzecchi: "Ad Assen è scattato qualcosa"© Mooney VR46 Racing Team

Il pilota del Team Mooney VR46 si è raccontato analizzando la sua stagione. Dal primo podio ottenuto in Olanda al titolo di Rookie of the Year

30.11.2022 ( Aggiornata il 30.11.2022 17:04 )

La prima stagione in MotoGP di Marco Bezzecchi è andata in archivio ed il bilancio del rookie of the year 2023 non può che essere positivo. Un podio ed una pole position sono i risultati di punta di un pilota protagonista di una maturazione in crescendo durante l'anno: "Il bilancio di questo 2022 è certamente positivo: come squadra, siamo cresciuti e abbiamo fatto un gran step in avanti nel corso della stagione. Abbiamo chiuso nel migliore dei modi, siamo stati davvero competitivi nel finale e abbiamo collezionato risultati molto solidi”.  

Obiettivo raggiunto: "Ci tenevo a vincere il rookie of the year"

In molte occasioni il 24enne riminese ha dato sfoggio del suo talento esplosivo, sorprendendo in positivo e sfiorando il podio in svariate gare, dando persino l'illusione di poter vincere. Il primo podio è arrivato ad Assen, quando per soli 4 decimi ha terminato alle spalle di Pecco Bagnaia: "Ad Assen qualcosa è scattato: da quel momento ho iniziato a spingere ancora di più per riuscire a vivere altri giorni cosi insieme a tutta la squadra”. Bezzecchi ha poi spiegato l'importanza della conquista del titolo di miglior esordiente: "Se ci penso bene, che stagione da Rookie in MotoGP! Un podio, una pole, tante volte nella Top10. Non male per una categoria che ho sognato da quando ero bambino e che ero abituato a vedere alla TV. Il titolo di Rookie of the Year era un target dall’inizio, ma senza troppa pressione. Ci tenevo perché era la mia ultima possibilità di centrare questo riconoscimento dopo che lo avevo mancato in Moto3 e Moto2".

Bezzecchi ha elogiato il lavoro svolto al box: "Siamo un Team rookie in tutti i sensi: molti dei ragazzi arrivano dalla Moto2, altri, come Matteo Flamigni, rivestivano fino allo scorso anno un ruolo diverso. I ragazzi mi hanno colpito perché sono cresciuti in pochissimo tempo, ad una velocità impressionante. Li c’è il nostro segreto: hanno fatto lo step prima di me e hanno saputo darmi il supporto e la moto di cui avevo bisogno. Anche la squadra di Luca ha fatto qualcosa di unico, il gruppo di lavoro è fantastico”. 

Bezzecchi e la Ducati: "Differenza minima tra moto ufficiale e privata"

Dopo un'annata del genere le ambizioni e gli obiettivi di Bezzecchi per l'anno prossimo non possono che aumentare, il tutto su una Ducati alla quale si è adattato nel migliore dei modi sin da subito. A tal propositio, il pilota italiano ha raccontato le prime sensazioni percepite in sella alla moto di Borgo Panigale: "La prima volta in sella alla Ducati è stato incredibile. Un feeling fantastico, velocità e accelerazione sono un dato di fatto. Mi ha colpito molto anche la frenata, non te l’aspetti. Un 2022 senza precedenti: il livello del pacchetto moto più pilota è altissimo. Tutte le moto sono praticamente factory, le differenze tra ufficiali e independent sono minime, tutti possono essere competitivi. La miglior griglia di sempre!”. 

Infine, l'italiano è tornato sulle ultime gare della stagione: "Non mi aspettavo di vincere il titolo di rookie con due gare di anticipo. La prima possibilità l’ho avuta in Thailandia. Era difficile, ma dopo la pole ci credevo. Purtroppo in gara abbiamo raccolto molto meno di quanto ci aspettassimo, il meteo ci ha sorpresi. Arrivati in Australia invece l’atmosfera era molto più rilassata. Phillip Island è una pista che mi piace da sempre, volevo fare una gran gara, senza pensare troppo, e domenica abbiamo centrato l’obiettivo”.

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