Esclusiva MotoGP, Cecchinello: "Honda, conta su di me"

Esclusiva MotoGP, Cecchinello: "Honda, conta su di me"© Luca Gorini-Getty Images

La nostra intervista al boss del Team LCR in vista del 2023

10.01.2023 ( Aggiornata il 10.01.2023 14:50 )

La novità Rins per il 2023


A Sepang troverete anche il nuovo acquisto Alex Rins, all’opera con voi proprio a partire dai test al Ricardo Tormo.

“Sì. Sebbene avesse vinto due giorni prima il GP Valencia con la Suzuki, Alex non si è dimostrato velocissimo nei test del martedì a bordo della nostra moto. Questo, precisiamolo, perché ha espressamente evitato rischi inutili di sorta. Il nostro nuovo pilota ha preferito prendere contatto con la RC213V, dedicando tutto il tempo alla ricerca della posizione di guida e al primo acclimatamento in sella. Noi dobbiamo lavorare per fargli calzare la moto nel migliore dei modi: le indicazioni ivi fornite si sono rivelate assolutamente positive in alcuni aspetti, poi ha pure segnalato cosa poter migliorare, malgrado non potesse ancora, per motivi contrattuali, esporre tali aspetti anche ai media. A Sepang vedremo il nostro reale livello di partenza, e Alex, finito il contratto Suzuki, potrà parlare pubblicamente, fornendo feedback e commenti della tre giorni di lavoro”.

Come sta operando l’HRC in vista dell’anno prossimo?

“La Honda sta lavorando molto. Pensate, dallo scorso anno è stata messa in atto la fusione tra HRC e Honda Racing delle quattro ruote. Ora esiste un unico dipartimento, chela Casa utilizza in veste di travaso tecnologico tra Formula 1 e MotoGP, GT e SuperGT. Da questa unica famiglia ci aspettiamo passi in avanti perla RC213V, soprattutto nella sezione aerodinamica e per quanto riguarda le prestazioni del propulsore. Gli ingegneri, impegnati nei campionati automobilistici di grande spessore, metteranno a disposizione le proprie competenze, applicandole alle due ruote. Arriverà prezioso know-how dalla Formula 1. Entro qualche mese avremo step evolutivi interessanti sulla nostra MotoGP”.

Sembri positivo e ottimista.

“Lo sono, nella consapevolezza di una continua e crescente selettività richiesta dalla classe regina. Mi sto seriamente impegnando a capire come e cosa migliorare, poiché il nostro gap accumulato è da ritenersi importante. Si parla di cinque o sei decimi di secondo da colmare rispetto ai competitors, sono parecchi. Detto questo, si riparte carichi e convinti. Assieme alla Honda desideriamo arrivare più preparati al 2023”.

Guidi una formazione satellite: quanto è dura sfidare gli ufficiali?

“È sempre più difficile. Se penso a quando correvo io nelle categorie due tempi, confrontando quei costi e la tecnologia con l’attualità del Mondiale delle quattro tempi... guardandomi indietro, penso di essere stato un bravo pilota, magari non il più dotato di talento, ma comunque ero capace di compensare lavorando sodo tutti i giorni, con serietà e professionalità”.

Lo stesso atteggiamento che mostri da apprezzato manager, che ha lanciato Casey Stoner in MotoGP e ha vinto tre volte con Cal Crutchlow.

“Per far funzionare una struttura come la mia occorre un budget che spazia tra i 12 e i 16 milioni di Euro l’anno. Nella lista c’è tutto: materiale tecnico, stipendi, viaggi, trasporti, leasing delle moto. Soppesando gli sforzi compiuti, immaginate quanto sia bello centrare un podio o, come è successo tre volte insieme a Crutchlow, il successo. Ho vinto sette GP da corridore, ed è stato veramente bello e significativo, ma riuscirci da dirigente è qualcosa di speciale, poiché il ruolo va interpretato con anima e corpo, ogni giorno, mattina, pomeriggio e sera. Proprio per questo e per altri validi motivi dico che ce la metterò tutta per risalire la china il prima possibile”.

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