MotoGP, Aprilia RS-GP come una… petroliera: bulbo a “prua” e più velocità

MotoGP, Aprilia RS-GP come una… petroliera: bulbo a “prua” e più velocità©  Gorini

Tra le novità introdotte dai tecnici di Noale nel 2022 una protuberanza della vasca. Obiettivo? Meno resistenza all’avanzamento

11.01.2023 15:07

Diciamocelo, fatte le debite valutazioni su gare, podi, vittorie e lotta al titolo, una delle cose che accende l’interesse degli appassionati, magari quelli più tecnici o semplicemente quelli più curiosi, passa senza dubbio dalla forte rincorsa a nuove soluzioni aerodinamiche.

Battere il Dio del vento è insito nel DNA delle gare, andare sempre più forte e veloce - che sia curva o rettilineo - è roba che ogni pilota o tecnico insegue fin dagli albori delle corse. Si gioca tutto lì: trovare modi per percorrere nel modo più veloce possibile un giro di pista.

Disarmante nella sua semplicità come concetto, ma tremendamente difficile da portare a compimento.

La prestazione passa, oggi più che in passato, dall’attento studio dell'aria che investe la moto, ed in questo le Case nostrane, Aprilia e Ducati, sono pioniere di un nuovo mondo che, se in F1 è un qualcosa di ormai assodato, in MotoGP c'è ancora molto da scrivere.

CARENA INEDITA

Aprilia nello specifico, fin dai test di Barcellona 2022, ha introdotto una nuova carenatura, caratterizzata da forme insolite nella parte bassa. Due “gradini” sulle fiancate della RS-GP, che nelle fattezze rappresentano un qualcosa di assolutamente inedito. In tempi recenti infatti mai si era vista una carena con un così evidente scalino.

A questo c’è però da aggiungere un’altra soluzione: la protuberanza che si nota dietro la ruota anteriore e che chiude anteriormente la vasca della carenatura che, ricordiamolo, ha anche il compito di accogliere eventuali perdite dell' olio motore (tutto l'olio).

Scuola nautica


Quella protuberanza è detta, in gergo navale, “bulbo di prua” ed è usata su navi (generalmente di gossa stazza come quelle da carico o petroliere) che per necessità mantengono velocità elevate per lungo tempo. In soldoni serve a minimizzare le onde generate dalla prua della nave e che tendono a risalire sullo scafo verso la parte alta. Una situazione che porta a perdite causa viscosità del fluido (in questo caso l’acqua) che genera resistenza all’avanzamento a discapito di velocità e, nello specifico, dei consumi.

CARENA COME UNO SCAFO

Sulla MotoGP di Noale, cambia il fluido ma non la dinamica e le situazioni si equivalgono. A ben guardarla, inoltre, la sezione frontale di una qualsiasi moto sportiva presenta molte affinità di forma con lo scafo di un'imbarcazione. L‘adozione di una protuberanza alla base della carena, invece del classico puntale, genera un’onda che è in opposizione di fase con l’onda generata dalla carena investita dall’aria stavolta. Per interferenza le due onde andranno ad annullarsi e l'aria ora scivolerà lungo i fianchi della moto in modo più ordinato e lineare (vedi foto in alto). Minimizzando quindi le perdite e aumentando di conseguenza la velocità.

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