MotoGP, Aleix Espargarò: “Non mi vedo ancora qui a competere oltre il 2024”

MotoGP, Aleix Espargarò: “Non mi vedo ancora qui a competere oltre il 2024”© Luca Gorini

Lo spagnolo ha parlato dei suoi piani futuri, del calendario 2023 e di qual è l’aspetto più impegnativo dell’essere un pilota della categoria regina

17.01.2023 ( Aggiornata il 17.01.2023 14:19 )

Classe 1989, Aleix Espargarò è oggi il pilota più vecchio della MotoGP. A luglio infatti compirà 34 anni e al momento non vede davanti a sé una lunga carriera come quella (longeva) di Valentino Rossi. Da quest’anno poi l’incarico sarà maggiore con la Sprint Race il sabato pomeriggio, che sì va ad aggiungere spettacolo, ma richiede anche una buona dose di impegno ai piloti. Forse anche per questo il portacolori Aprilia ha ammesso al sito Motorsport-magazin.com: “In questo momento non mi vedo in MotoGP oltre il 2024. Quello che ha fatto Valentino Rossi è fantastico, ma non credo che avrò la forza per farlo”.

I ritmi oggi sono troppo elevati?


Lo spagnolo non è nuovo a queste dichiarazioni, anche se arrivano dopo aver svolto il proprio miglior anno in MotoGP: dopo aver vinto la sua prima gara e con una moto competitiva, la RS-GP, tra le mani. Aleix ha poi aggiunto: “Vediamo poi come mi sento nel 2024. Tuttavia, penso che con i calendari attuali e l'introduzione delle Sprint Race, sarà difficile correre oltre i 35 anni”. Il motivo non è tanto legato ad un discorso fisico: “Principalmente per motivi mentali. Ad esempio, il calendario del 2023 è una follia, soprattutto l'ultima parte della stagione. Passeremo molto tempo fuori casa e quando si ha meno di 25 anni, è tutto più facile”.

"Come professionisti bisogna essere in buona forma"


L’aspetto fisico è invece quello che lo impensierisce di meno: “Certo, la MotoGP è anche molto impegnativa da quel punto di vista, ma come professionista bisogna essere in buona forma”. Una cosa che nel tempo è cambiata: “Prima non era davvero rilevante nel nostro sport, ma ora siamo fisicamente a un livello estremamente alto e stiamo tutti molto attenti a ciò che mangiamo, a come ci alleniamo e a come ci rigeneriamo”. Tutto è curato nel minimo dettaglio, per poter ottenere il massimo vantaggio sugli avversari.

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