MotoGP, Pirro: "Ducati ha imparato dagli errori, confermarsi non è facile"

MotoGP, Pirro: "Ducati ha imparato dagli errori, confermarsi non è facile"© Luca Gorini

Michele spiega: "Marquez agguerrito, Yamaha cresciuta, noi dobbiamo gestire. Il mio team? Vorrei insegnare un metodo, mentre punto al 10° titolo"

21.03.2023 ( Aggiornata il 21.03.2023 15:51 )

Tralasciando la MotoGP ora per te inizia anche una nuova avventura. Come è nata l’idea del Garage51 Racing Team by Barni?
 
“Possiamo definirlo come un ulteriore pezzo di un progetto più ampio, iniziato l’anno scorso con la scuola per meccanici. Ora vi è anche una sorta di scuola piloti, in modo che sogna di arrivare al mondiale ricoprendo una delle due mansioni possa avere la possibilità di provarci. Non iniziamo questa avventura con velleità di classifica: vogliamo in primis insegnare un metodo a piloti e meccanici. Non sappiamo questo dove ci porterà, anche se avere il supporto di Barni, Ducati e Misano non può che alzare l’asticella. Piloti come me avrebbero voluto parte di un progetto del genere da giovani, quindi è bello realizzarlo per qualcun altro”.

Nel CIV SBK il "vecchietto" Pirro resta il riferimento

Hai occupato probabilmente anche i pochi giorni che ti erano rimasti liberi da impegni.
 
“Assolutamente: mia moglie è venuta alla presentazione del team perché ha capito che se non mi vede in certe occasioni non mi vede mai (ride ndr)”.
 
Sarai il Team Principal di questo nuovo team?
 
“Sarò il coach, dato che per qualche anno ancora voglio fare il pilota, e continuare a dare il massimo in tutto quello che faccio". 

Nel CIV Superbike sei l’uomo da battere, specie per piloti come Delbianco o Bernardi che sognano il mondiale.
 
“Mi odiano allora (ride ndr). Scherzi a parte mi fa piacere, ma mi ritengo fortunato ad aver visto e poter constatare il ricambio generazionale in atto: ho l'età di piloti come Dovizioso e Lorenzo, e ritrovarmi a battagliare con i giovani è un qualcosa che mi piace. In MotoGP arrivare a disputare una gara dopo mesi da collaudatore non è semplice, mentre nel CIV sono pilota a tutti gli effetti, quindi serve dare il massimo, anche perché vado a caccia del decimo titolo. I giovani devono fare i conti con il vecchietto (sorride ndr)”.
 
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