Yamaha MotoGP, difficile puntare al titolo con questa M1

Yamaha MotoGP, difficile puntare al titolo con questa M1© Luca Gorini

La moto non consente ai piloti di puntare al risultato. È notte fonda nel team giapponese 

30.03.2023 ( Aggiornata il 30.03.2023 10:39 )

Franco Morbidelli: per salvare l'italia

La situazione per il pilota italiano non è delle più rosee perché anche per Franco il weekend portoghese non è andato come sperato. Il quattordicesimo posto ottenuto sia nella Sprint che nella gara della domenica mettono a rischio il pilota romano che già non era in una posizione ottima a causa degli scarsi risultati del 2022 e la scadenza del contratto a fine anno. Certamente però alle prestazioni del portacolori Yamaha, compagno di Fabio, si aggiungono le pessime specifiche tecniche della M1 che non rendono la vita facile neanche a Morbido.

Anche Ramon Forcada - ex capotecnico di Morbido, oggi direttore del team RNF MotoE - sostiene l'italiano pubblicando un tweet in cui scrive: “Vorrei sapere che c*** stanno facendo nel box di Morbidelli“. Queste dichiarazioni fanno capire, da un uomo interno al paddock, che c'è molta disorganizzazione nel team Yamaha.

Franco inoltre è supportato dalla VR46 Academy, specialmente da Uccio e Valentino Rossi che puntano molto sul pilota romano: "La Academy e Vale si concentrano al momento il 60% su Franco Morbidelli e al 40% sugli altri piloti, stiamo lavorando molto con lui, puntiamo tanto su Franco." (Uccio a Motorsport.com)

Il posto di Morbidelli è a rischio se non fa bene quest'anno, visto che il team giapponese ha posato gli occhi su Alonso Lopez ed inoltre è da segnalare anche un possibile trasferimento dalla SBK alla MotoGP di Toprak Razgatlioglu. L'italiano dovrà dare il tutto per tutto anche se il prototipo non è competitivo.

Calendario MotoGP 2023 

La Yamaha M1

La moto 2023 è stata aggiornata, anche se non a sufficienza: nella parte aerodinamica con un cupolino nuovo e appendici più grandi, come abbiamo visto nei test di Sepang e Portimao; nel telaio che è stato modificato ma seppur su questo componente i giapponesi si siano concentrati molto, puntando a rendere la moto ancora agile nelle curve, l’esito della prima gara non sembra ripagare gli sforzi degli ingegneri; e nel motore che, a quanto detto dal campione del mondo 2021, non è all’altezza per puntare alla vittoria: ha poca accelerazione e problemi di potenza oltre a una mancanza di grip in uscita curva.

In conclusione, se la situazione delle moto giapponesi a Sepang era davvero pessima ora l’unico prototipo ad arrancare è quello della casa di Iwata, che al contrario della HRC che si era nascosta nei test pre stagionali, milita in acqua pericolose.

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