Dovizioso: "Rischioso superare in MotoGP oggi, non basta frenare più tardi"

Dovizioso: "Rischioso superare in MotoGP oggi, non basta frenare più tardi"

Andrea spiega: "Prima staccavi e poi "giocavi" con la moto, ora non più. Se vorrei correre la Sprint? Solo nelle condizioni di Bagnaia"

01.04.2023 ( Aggiornata il 01.04.2023 12:32 )

Pecco ha dimostrato che anche la gara breve si può gestire. E’ d’accordo?

“Se si parte in prima fila la Sprint è una gara, se si parte indietro è un’altra cosa. Sono due discorsi completamente diversi, che spiegano le diverse reazioni dei piloti”.

Pensa che attualmente Bagnaia sia battibile?

“Pecco ha una confidenza ottima con la moto, e ha tutto sotto controllo. Di conseguenza riesce a gestirsi nell’arco del weekend: è un grande vantaggio nei confronti dei rivali, che gli consente di evitare situazioni complicate da gestire. Ha quel margine di sicurezza che gli consente di fare le cose giuste al momento giusto. Non è detto che tutto rimanga così per sempre, ma oggi questo è il quadro”.

Dovizioso e le difficoltà di Morbidelli

Le dispiace che le sue Desmosedici non fossero forti come la GP22 e 23?

“Con i se e con i ma non posso fare molto. Si tratta di momenti: la Ducati ha lavorato bene e ora tutte le moto sono competitive, anche grazie a piloti molto veloci. Sono contento per loro”.

Chi può essere il reale antagonista di Bagnaia?

“Non saprei. Se un qualsiasi pilota Ducati vorrà impensierirlo dovrà fare un passo avanti nella gestione del weekend, dato che alcuni hanno già una velocità simile a quella di Pecco. Bastianini? La sua assenza facilita la gestione del box”.

Un italiano che sta faticando è Franco Morbidelli. Cosa ne pensa?

“Franco non è in una situazione semplice: conosco la moto e non mi sorprende che stia faticando. La Yamaha ha degli aspetti ottimi, ma altri da migliorare, e fino a quando non vi sarà tale miglioramento sarà difficile vedere dei cambiamenti. Quartararo ha un modo di guidare perfetto per la Yamaha, dato che riesce a sfruttare i punti forti della moto”.

A prescindere dalla causa il primo GP ha generato 4 infortunati. Sente di essersi ritirato in tempo?

“Non so (ride ndr). La MotoGP di oggi è davvero impegnativa: se sei al 100% ha senso presentarsi, ma non è detto che si ottengano risultati. Anche questo è un cambiamento rispetto al passato: tuffarsi nel campionato quando non si ha tutto sotto controllo non ti consente di avere la giusta prestazione. Ora per accedere direttamente in Q2 non devi incassare più di 4 decimi dalla vetta, quindi serve essenzialmente la perfezione”.

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