"Uccio" Salucci a 360°: Bez, il futuro del team VR46 e le novità in Academy

Cosa rispondi a chi parla di mondiale?
 
“E’ davvero troppo presto, io faccio fatica a sentire la parola Austin, figuriamoci mondiale. Ora tutti gli altri hanno voglia di rifarsi, quindi non sarà facile. Negli USA sarei contento di lottare per le prime 6 posizioni, per poi magari attaccare nuovamente in Europa”.
 
Le buone notizie non arrivano solo da Bezzecchi, ma anche da Luca Marini. Sei d’accordo?
 
“Luca ha iniziato bene la stagione. A Portimao ha avuto qualche difficoltà, ma in Argentina ha dimostrato carattere reagendo immediatamente, e cogliendo il podio nella Sprint. Purtroppo la pioggia ed un piccolo errore di assetto lo hanno rallentato nella gara domenicale, ma il potenziale davvero non gli manca: credo lo vedremo protagonista spesso”.

Marini e le emozioni del passato

Prima Bastianini, ora Bezzecchi. Serve solidità per condividere il box con piloti del genere.
 
“Assolutamente, e Luca se la sta cavando ottimamente. Impara tanto dagli altri, ma anche viceversa, dato che per quanto concerne il lavoro nel box ha preso tanto dal fratello: è un ingegnere, e guida molto bene”.
 
Nei tuoi anni al fianco di Rossi ha celebrato tanti successi. Il weekend di Termas ti ha ricordato quelle emozioni?
 
“Vale mi capirà per quello che sto per dire, ma ho provato una sensazione molto simile a quelle provate quando vinceva lui, ed è la prima volta che mi capita. Pensavo che non potesse succedere, invece con il doppio podio sabato e la vittoria di Bezzecchi domenica qualcosa si è smosso dentro di me a livello emotivo. Anche Vale era molto emozionato domenica, quindi penso che anche lui abbia provato delle emozioni che non provava da un po’ di tempo”.

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